Ago e filo Cadorna, spente le decorazioni e rimosse le luminarie. E’ giusto?
Il “Natale luminoso” dell’Ago e il Filo, la scultura creata dalla coppia di architetti Claes Oldenburg e Coosje van Bruggen, inaugurata in piazza Cadorna nel 2000, è stato segnato: che buio sia, e l’oscurità è tornata ad ingoiare uno dei monumenti simbolo della città, illuminato solo per pochi giorni all’interno del Festival Internazionale della Luce “Led”.
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Era stata infatti l’architetto Gae Aulenti, ideatrice del new look dato a piazza Cadorna sempre nel 2000, che, alla vigilia dell’inaugurazione di Led, aveva definito l’illuminazione “da sagra di paese”, pretendendo che le luminarie venissero immediatamente rimosse.
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Dopo l’infuriare delle polemiche, le “scomode” luminarie sono state quindi effettivamente eliminate; il Sindaco Moratti ha così giustificato la decisione: «Ci sono state diverse segnalazioni, una di Gae Aulenti, che ha realizzato la piazza, una dalla moglie di Oldenburg, che ha creato l’opera, e da altri architetti. Così mi sono sentita con lo sponsor e insieme abbiamo deciso di rimuoverle». Queste «segnalazioni», ha spiegato ancora, «erano delle critiche e ci siamo premurati di farle conoscere anche alla giuria del premio Led».
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In replica, decisamente aspra la reazione dell’assessore al Decoro Maurizio Cadeo, che ha dichiarato: «Prepotenza culturale della vecchia guardia che vuol mettere le mani sulla città».
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Invitiamo i cittadini ad esprimere la propria opinione.
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