Maltempo ed energia, in Italia situazione critica
Il recente caso dell’esplosione del condotto di Baumgarten in Austria, il più grande impianto di ricezione e distribuzione di gas dello Stato alpino, che ha spinto il Ministero dello Sviluppo italiano a far scattare lo stato di emergenza per il nostro Paese, ha anche riportato il tema “energia” e approvvigionamento al centro delle tematiche dell’attualità.
Le parole di Descalzi. A parlare apertamente di crisi è stato anche Claudio Descalzi, amministratore delegato di Eni, che nel corso di una intervista ha ricordato come il nostro Paese dipenda “per oltre il 90 per cento” da gas proveniente dall’estero, e che “quindi siamo esposti al rischio” quando avvengono imprevisti come quello austriaco. Anche se, per fortuna, l’incidente di Baumgarten si è risolto senza necessità di intaccare le riserve strategiche del Belpaese, anche se “rimpiazzare il gas mancante non è stato semplice”, come ha detto ancora il manager.
Situazione critica. In particolare, Descalzi ha fornito anche le cifre del mercato italiano dell’energia, sintetizzando che l’Italia “ha una debolezza strutturale, manca di energia. Siamo a meno di 7 miliardi di metri cubi di produzione e le rinnovabili hanno un punto di debolezza perché in inverno sono più scarse: quindi il gas dovrà trovare sempre di più diversificazione, che vuol dire più fonti e più Paesi dai quali importiamo”, ha concluso l’ad di Eni.
Energia importata. Se questa è la situazione legata al gas, anche a livello più ampio l’Italia sconta ancora una storica dipendenza energetica dall’estero: nel complesso, infatti, risulta importato il 76 per cento dell’energia che consumiamo lungo lo Stivale. Come rilevano gli esperti, questa condizione deriva da una serie di fattori come la scarsità di giacimenti di combustibili nel nostro territorio e la rinuncia al nucleare. Per fare un paragone, il dato medio nell’Unione europea è di 53 per cento di energia consumata che viene importata,e solo sei Paesi sono dipendenti dall’estero in maniera più forte rispetto all’Italia (per curiosità, si tratta di Malta, Lussemburgo, Cipro, Irlanda, Belgio e Lituania).
In inverno aumentano le difficoltà. Il quadro generale dell’energia si completa con alcuni aspetti molto pratici e quotidiani, che diventano evidenti soprattutto nei momenti critici legati al maltempo e alle conseguenze di eventi naturali catastrofici o comunque critici. Ci riferiamo ai limiti della rete di distribuzione, che spesso impone di attuare piani preventivi per garantire la continuità del rifornimento energetico a prescindere dal contesto, in genere effettuato tramite gruppi elettrogeni.
Come garantire l’energia. Ad esempio, per le condizioni meteo delle scorse settimane sono stati messi in servizio centinaia di questi dispositivi in tutte le regioni del Nord Italia, dalla Liguria all’Emilia Romagna passando per la Lombardia: solo tra Genova e Savona ne sono stati attivati un centinaio, mentre molto significativa è la scelta compiuta in Abruzzo, dove Regione ed Enel hanno collaborato per assegnare 65 macchine altrettanti Comuni del territorio per fare fronte ad eventuali emergenze e blackout dovuti al maltempo, così da evitare il ripetersi delle scende del gennaio 2017, a seguito delle terribili e tragiche nevicate che colpirono la zona.
I gruppi elettrogeni. Anche sul fronte privato è possibile pensare di prevenire eventuali problemi acquistando macchinari che garantiscano la continuità elettrica anche nei casi peggiori; se questa strategia è consigliata per gli imprenditori, ovviamente diventa più onerosa per le famiglie, ma c’è una possibile soluzione. Sul Web, infatti, è possibile trovare anche piattaforme che propongono offerte speciali oppure, come nel caso di Giffi Noleggi, il noleggio di gruppi elettrogeni a prezzi convenienti, così da sfruttare i dispositivi nel periodo più critico e mettersi al riparo da brutte sorprese.