Milano: la proposta del Garante del verde, vietare i cani nei parchi pubblici

Una proposta destinata a far discutere: vietare l’accesso ai parchi pubblici milanesi agli animali domestici, in particolare ai cani, salvo esplicita autorizzazione. L’iniziativa arriva dai tre garanti del verde che hanno richiesto una modifica al Regolamento del Verde. Attualmente, la normativa prevede che i cani possano entrare nei parchi e circolare, purché tenuti al guinzaglio, salvo esplicito divieto. La proposta dei garanti, invece, mira a invertire questa logica, vietando l’accesso in linea generale e permettendolo solo in aree specificamente designate.
Le motivazioni della proposta
Secondo i garanti, il divieto sarebbe necessario per salvaguardare la biodiversità e tutelare la fauna selvatica presente nelle aree verdi urbane. I cani, con il loro passaggio, potrebbero disturbare uccelli, piccoli mammiferi e insetti, alterando gli equilibri naturali.
Un altro argomento portato avanti riguarda la protezione delle piante e delle infrastrutture. La nota ufficiale dei garanti sottolinea come i cani possano danneggiare la vegetazione, calpestando erbe e arbusti e scavando buche che mettono a rischio anche gli impianti di irrigazione.
Infine, la proposta viene giustificata con un motivo che riguarda gli stessi animali domestici: la tutela della salute dei cani. In particolare, si fa riferimento ai forasacchi e ai semi delle graminacee, pericolosi per i cani, che potrebbero essere ingeriti o entrare nelle vie respiratorie, causando gravi danni alla salute.
Una misura troppo drastica?
L’assessore al Verde, Elena Grandi, ha respinto con forza la proposta, ritenendola impraticabile e ingiustificata. Secondo Grandi, più che vietare l’accesso ai cani, occorrerebbe rafforzare le regole già esistenti, garantendo che i proprietari rispettino l’obbligo del guinzaglio e, dove necessario, della museruola.
Attualmente, a Milano esistono già circa quattrocento aree dedicate ai cani, in cui possono muoversi liberamente senza guinzaglio. Per l’assessore, l’equilibrio tra la tutela del verde e il diritto dei cittadini a portare i propri animali nei parchi si può trovare senza misure così estreme.
La proposta del Garante del verde, seppur motivata da ragioni legittime, sembra eccessivamente restrittiva. I cani sono parte della vita urbana e la loro presenza nei parchi è essenziale per il benessere degli animali e dei loro proprietari. La soluzione potrebbe essere un maggiore controllo e sensibilizzazione sui comportamenti corretti da tenere nelle aree verdi, piuttosto che un divieto totale. L’amministrazione sembra orientata a rigettare questa proposta, ma il dibattito resta aperto.