Sciopero dei mezzi Atm a Milano: mobilità in pericolo venerdì 10 Novembre
Il 10 novembre 2023, i cittadini milanesi affronteranno una nuova sfida per quanto riguarda la loro mobilità in città, poiché è previsto uno sciopero dei mezzi Atm (metro, bus e tram) organizzato dalla società dei trasporti milanesi. Questa agitazione del personale incaricato di garantire il servizio pubblico di trasporto a Milano è stata proclamata dal sindacato Al Cobas.
Le fasce orarie coinvolte dallo sciopero vanno dalle 8:45 alle 15:00 e poi nuovamente dopo le 18:00, continuando fino al termine del servizio. Tuttavia, come spesso accade in situazioni di questo genere, l’impatto reale sul servizio di trasporto dipenderà dall’effettiva adesione del personale Atm allo sciopero.
È importante notare che l’intero sistema di trasporto della città non dovrebbe subire un’interruzione totale; al contrario, è probabile che solo alcune parti della rete dei trasporti risentano delle conseguenze dell’agitazione.
Sciopero dei mezzi Atm a Milano: rese pubbliche le motivazioni
Lo sciopero è stato proclamato “contro la liberalizzazione, privatizzazione e gare d’appalto dei servizi attualmente gestiti dal Gruppo ATM e per la reinternalizzazione dei servizi di TPL in appalto e/o subappalto; contro il progetto “Milano Next”, per la trasformazione di ATM S.p.A. in Azienda Speciale del Comune di Milano e il conseguente affidamento diretto in house dei servizi, nonché per la loro gratuità; per la riattivazione del distanziamento tra conducenti e utenti con inibizione della porta anteriore per la salita e la discesa dei passeggeri; per la pulizia, igienizzazione e sanificazione delle vetture e degli ambienti; per la tutela della sicurezza dei lavoratori più esposti ad atti aggressivi, anche con sistemi di protezione passivi; per la fruizione delle ferie per il personale viaggiante, piani aziendali d’assunzione e trasformazione dei contratti a tempo parziale; per l’aumento di €150 netti per tutti i lavoratori, a recupero degli insufficienti aumenti dei contratti nazionali; per ulteriori tematiche di carattere aziendale attinenti, tra l’altro a indennità ferie, turni particolari e vestiario”.