Furto gioielleria piazza Duomo Milano, colpo da 180mila euro ad opera di turisti forse francesi
Un colpo da professionisti. O quasi. Fatto sta che quella messa a segno lo scorso mercoledì 23 aprile, ai danni della gioielleria “Currado” di piazza Duomo, è una rapina che ha fruttato ai suoi autori ben 180 mila euro. Ma se, memori di vecchie “spaccate” meneghinie, si può pensare a banditi armati di molotov o efferati criminali con tanto di spranghe e bastoni, questa volta siete fuori strada.
TRE TURISTI “FRANCESI” – La vicenda ha avuto inizio attorno alle 19, poco prima della chiusura del negozio, quando un uomo e una donna, accompagnati da una ragazzina sui 15 anni, hanno fatto il loro ingresso nella boutique.
– Inappuntabili nei loro vestiti firmati e ostentando un forte accento francese, i tre hanno chiesto di poter visionare alcuni costosi gioielli. Del resto, la vacanza a Milano, richiedeva pur un prezioso souvenir da mostrare Oltralpe, no?
– E così, chiacchierando amabilmente con gli addetti del negozio, la coppia ha passato in rassegna numerosi monili di tutte le fogge. Senza tuttavia trovare qualcosa che stuzzicasse la fantasia incentivando all’acquisto.
“CI PENSIAMO ANCORA UN PO’…” – Dopo aver ringraziato e promesso di pensarci su ancora un po’, i tre distinti francesi si sono congedati rituffandosi nella calca del centro.
– Roba da mordersi le mani, avranno pensato con disappunto i commessi. Ma la delusione davanti al mancato incasso non dev’essere stata nulla se confrontata alla disperazione che sarebbe subentrata di lì a poco.
L’AMARA SORPRESA DEI COMMESSI – Quando si è reso necessario riporre i preziosi nella cassaforte, infatti, la sconcertante scoperta: all’appello mancavano non solo un costoso anello ma anche un paio di orecchini d’oro con tanto di diamanti. Il tutto per un totale di circa 180 mila euro.
– Secondo quanto ricostruito dalle forze dell’ordine, il piano messo in atto dai tre truffatori tanto semplice quanto efficace. Mentre la coppia di “francesi” intratteneva i commessi con sapiente savoir-faire, la ragazzina riusciva ad impossessarsi dei gioielli posti in bella mostra sul bancone.
L’INUTILE INSEGUIMENTO – Istintivamente, una volta scoperta la truffa, gli addetti del negozio hanno provato ad inseguire i tre ladri ma ormai non vi era più nulla da fare.
I NUMERI DELLE RAPINE MILANESI – In base ai dati della Questura di Milano, le rapine in esercizi commerciali, nella nostra città, hanno toccato il picco massimo nel 2012, con 778 casi.
– Lo scorso anno sono leggermente scese, livellandosi a 659 casi, comunque ancora superiori rispetto al 2009 (647 casi) e nel 2010 (654).
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S.P.