Truffa Telethon carcere San Vittore Milano, un detenuto romeno clonava carte dal call center delle prigione dove era rinchiuso
Arrestato per avere clonato delle carte di credito, è riuscito a beffare dal call center del carcere di San Vittore Telethon e la giustizia, commettendo lo stesso reato.
L’INTRAPRENDENTE DETENUTO – Protagonista della vicenda Marius Eliodor Braditeanu, rumeno di 37 anni, rinviato a giudizio dal pubblico ministero Silvia Perrucci.
IL REATO DI CLONAZIONE E IL LAVORO AL CALL CENTER DEL CARCERE –
- Nel 2007 l’uomo si trovava a San Vittore con l’accusa di associazione per delinquere finalizzata alla clonazione di carte di credito.
- Malgrado questa ipotesi di reato, a dicembre è riuscito a ottenere un lavoro al call center istituito per la raccolta di fondi per Telethon e gestito dai detenuti all’interno del penitenziario.
- Ne avrebbe approfittato, per trascrivere i numeri identificativi e i codici operativi delle carte di credito dei numerosi donatori che nel periodo di Natale hanno chiamato per fare beneficenza.
LA DENUNCIA IN FLAGRANZA –
- A denunciarlo è stato un agente della polizia giudiziaria, che lo ha sorpreso in flagranza.
- Un rapido controllo ha consentito di appurare che il rumeno stava trascrivendo i numeri su un blocchetto.
LE VITTIME RAGGIRATE CON I VERSAMENTI A TELETHON – Braditeanu è stato subito sospeso dal lavoro, ma questo non ha impedito che una donna di 57 anni fosse derubata di 1.269 euro attraverso 5 prelievi effettuati da ignoti complici con i suoi dati il 14 gennaio successivo da Benevento, dall’Irlanda, dall’Inghilterra e dalla Francia.
RINVIO A GIUDIZIO –
- Secondo il pm, dunque, il rumeno avrebbe violato ancora una volta la Legge sulle carte di credito al fine di trarne profitto per sé e per altri rimasti ignoti.
- Di qui il rinvio a giudizio: il processo comincerà il 7 novembre davanti alla sesta sezione penale. (fonte: AGI)
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Di Redazione