Approvata in Consiglio regionale una mozione di Fratelli d’Italia, presentata da Riccardo De Corato, con la quale si chiede alla Giunta di portare in sede di conferenza Stato Regioni la proposta di estendere i test su tossicodipendenza e alcoldipendenza alle categorie a contatto con terze persone, oggi escluse dalla ‘sorveglianza medica’.
Nel testo della mozione viene ricordato che nell’elenco delle mansioni ‘a rischio’ “non sarebbero più presenti il personale insegnante e il personale sanitario” e che la Conferenza “ha elaborato una bozza di indicazioni non ancora approvata”.
Il dispositivo della mozione, inoltre, invita il Presidente della Regione a “portare al tavolo Stato Regioni la proposta di estendere la sorveglianza medica nei lavori oggi esclusi, studiando per questi ultimi controlli a campione”.
La mozione è stata approvata con 28 voti a favore (tutti dal centrodestra), 11 astenuti e un voto contrario.
Il Consiglio regionale ha approvato una mozione sull’obbligo di sorveglianza sanitaria, relativo all’uso e abuso di sostanze stupefacenti, del personale insegnanti e del personale sanitario. Nel corso della discussione è stato bocciato un emendamento del M5S che chiedeva l’estensione dell’obbligo anche “a coloro che ricoprono cariche pubbliche o hanno ruoli di responsabilità pubblica, a partire dai consiglieri regionali”.
Paola Macchi, consigliere regionale del M5S Lombardia, dichiara: “I controlli antidroghe, una battaglia dei nostri portavoce alla Camera dei Deputati, andavano estesi anche alla categoria dei politici e degli amministratori. È questione di coerenza dobbiamo dare il buon esempio a partire da noi stessi che assumiamo decisioni che necessitano di assoluta lucidità”.
L’emendamento, tuttavia, non è stato accolto e quindi non è stato oggetto di alcuna votazione in quanto, è stato spiegato, la mozione prevedeva una votazione unica e non per singoli punti.