“I Robinson” una (stra)ordinaria famiglia che non passa mai di moda
Non si possono che riservare parole d’affetto per Bill Cosby e i suoi colleghi, attori della fortunata serie “I Robinson”: una famiglia mediatica nella quale, forse, tutti vorremmo riconoscerci e averne voluto far parte.
La fortunata serie di 8 stagioni, dal 1984 al 1992, ha colmato un’era televisiva conferendole una connotazione davvero unica: vedere i problemi quotidiani, più o meno gravi, sempre da un’ottica costruttiva e legata dagli affetti, diversa da quella dell’imminente e comprensibile sconcerto.
Certo parliamo sempre di sit-com, tuttavia, ogni problematica di casa Robinson (problemi d’amore, di studio o dell’adolescenza) viene affrontata dai genitori Cliff e Claire nel modo sempre ottimale, attraverso consigli, azioni concrete o un semplice abbraccio. Gesti semplici che però trasmettono, pur non sempre risolvendo il problema in questione, un singolare senso di sicurezza, in primis nello spettatore, che si ritrova a sorridere e pensare che, tutto sommato, “sarebbe davvero bello avere una famiglia così“.
la personalità di Cliff Robinson traspare immediatamente da come Bill Cosby si cala nel personaggio: un uomo raramente impulsivo, ma estremamente genuino; con il figlio Theo somministra “il bastone” e la carota con estrema disinvoltura e le sue punizioni sono, in realtà, pretesti per insegnare ai propri figli il senso della responsabilità e dell’onestà. In questo senso, indimenticabile l’episodio in cui Theo, reo agli occhi dei genitori di essersi preparato per un compito sul “Macbeth” solo con i Bignami, prima di poter uscire con il suo amico Walter, detto “Scarafaggio”, deve leggere per intero la tragedia di Shakespeare e sostenere poi un “compito in casa“.
Sandra e Denise, le figlie maggiori, portano sotto i riflettori tribolate storie sentimentali; al tempo stesso godono di molta fiducia da parte dei genitori, dando vita ad un rapporto di stima in grado di far crescere ed arricchire gli animi degli uni e delle altre. Vanessa, invece, è l’adolescente alle prese con le prime esperienze della vita, mentre la piccola Rudy anima un fiume in piena di spensierata simpatia.
Ultimo ma non meno importante, i coniugi Robinson occupano una posizione sociale prestigiosa (lui ginecologo, lei avvocato di successo). Sullo scenario di un’America dove le questioni razziali esistono, all’interno del serial il tema viene solo sfiorato, con garbo e sapienza, sottolineando come, ancora una volta, la famiglia in questione sia uno (stra)ordinario esempio per i mille casi della vita: integrazione, lealtà ed affetti, per disegnare un mondo che, se così fosse, sarebbe un posto migliore per tutti.
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Ugo Grassi