Ritrovamento quadri rubati, Morandi, Warhol e altre opere di celebri artisti trovate in un cantiere di Albenga dai Carabinieri di Monza
Ritrovati in un container all’interno di un cantiere edile capolavori come il Mao Tse-Tung di Andy Warhol e le nature morte di Giorgio Morandi, rubati a una nota collezionista milanese e pronti per essere piazzati sul mercato internazionale. Il traffico illecito avrebbe fruttato circa 2,5 milioni di euro, per un totale di 12 opere, firmate tra gli altri anche da Fernand Leger, Virginio Ghiringhelli e Balthus.
I “PIAZZISTI” DEI QUADRI – I Carabinieri del Nucleo Tutela Patrimonio Culturale di Monza hanno sorpreso e denunciato per ricettazione due pregiudicati italiani di 46 e 50 anni, e una 36enne rumena, considerati i “piazzisti” dei quadri.
IL CONTROLLO CHE HA FATTO SCATTARE L’INDAGINE –
- L’indagine, coordinata dal sostituto procuratore, Giambattista Ferro, della procura di Savona, è scattata dopo un controllo occasionale effettuato sabato scorso alle 17 all’ingresso dell’autodromo di Monza.
- All’interno dell’auto su cui viaggiavano due dei denunciati e’ stato trovato un dipinto di Giorgio Morandi.
- “Si tratta di un regalo”, hanno provato a giustificarsi i malviventi, ma i successivi accertamenti hanno rivelato la reale provenienza del quadro.
LA VERA PROPRIETARIA –
- L’opera, come emerso dalle analisi sulla ricca banca dati dei Carabinieri unita a quella dell’interpol, risultava essere stata rubata lo scorso marzo insieme ad altri undici preziosi dipinti in un appartamento del Principato di Monaco.
- La vittima era un’importante collezionista milanese, amica dello stesso Morandi, che al momento del furto si trovava fuori casa.
IL DEPOSITO DELLA MERCE: UN CANTIERE EDILE DI ALBENGA – La banda di ladri, secondo le informazioni raccolte dagli investigatori, avrebbe poi ceduto i tesori ai tre “piazzisti” denunciati, di cui uno aveva messo a disposizione il proprio cantiere edile ad Albenga, in provincia di Savona, per nascondere la refurtiva.
LA TRACCIABILITA’ DI OGNI QUADRO –
- Ciascun quadro, era facilmente tracciabile grazie alle etichette presenti sul retro, che documentano i passaggi di consegna e le esposizioni realizzate nelle più importanti gallerie europee, oltre alle dediche che gli stessi artisti avevano scritto dietro alle tele.
- Dopo aver denunciato i primi due malviventi, residenti in Liguria, i Carabinieri, la notte successiva, hanno rinvenuto gli altri undici quadri nascosti nel container e coperti da decine di scatole di creme per il corpo.
- Anche il proprietario del cantiere è stato quindi denunciato.
IL COMMENTO DEL CAPITANO ALEARI – “La Lombardia è una terra di transito, di mercato, di grandissimi galleristi e collezionisti – ha spiegato il capitano Andrea Ilari, – non è un caso che le opere siano state trovate inizialmente a Monza”.
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Di Redazione