Terremoto in Italia: negli ultimi 15 anni 800 episodi gravi. Le regioni più a rischio
Undici anni, dal 2005 al 2016: questo il periodo preso in considerazione dalla Protezione Civile nella realizzazione di una mappa interattiva che analizza, in Italia, il fenomeno del terremoto.
Negli ultimi 15 anni, infatti, l’attività sismica si è abbattuta più volte sul nostro Paese, raggiungendo il numero di ben 800 episodi registrati, con magnitudo superiore o uguale a 3.5.
“La Rete Sismica Nazionale dell’INGV – ha spiegato la Protezione Civile – registra ogni anno più di 10.000 terremoti che avvengono in Italia: gran parte di questi eventi non sono avvertiti dalla popolazione avendo magnitudo molto basse (Ml <2.0). Dal 2005 si sono verificati più di 6.000 terremoti che hanno avuto magnitudo Richter (ML) superiore a 2.5. Di questi, 20 hanno avuto magnitudo maggiore di 5.0. I più forti terremoti recenti sono avvenuti in Abruzzo il 6 aprile 2009 e in Emilia Romagna il 20 maggio 2012”.
Gli studi, infatti, attestano che l’Italia è un paese a elevata sismicità; le zone a maggiormente a rischio sono quelle afferenti all’Appennino Centro-Meridionale. Nel Nord Italia, invece, a rischio l’estremo Nordest, in particolare il Friuli Venezia Giulia; tra le aree meno esposte al pericolo sismico, invece, rientrano le regioni in prossimità della zona Nordovest del Paese.