Parcheggi eliminati piazza Castello Milano, il punto della situazione a un mese dalla riapertura della piazza. Foto
L’eliminazione dei 40 stalli di sosta in via Ricasoli, a Milano, continua a provocare problemi nel quartiere, dove i residenti sono ormai alle prese con un incubo quotidiano: l’impossibilità di trovare un parcheggio, e l’obbligo di girare per un tempo indefinito a tutte le ore del giorno e della sera, prima di poter tornare finalmente a casa propria.
ELIMINATI OLTRE 200 PARCHEGGI NEGLI ULTIMI 2 ANNI – La situazione della viabilità di piazza Castello, con la relativa atomizzazione dei parcheggi riservati ai residenti, ha cominciato a precipitare nel 2014, con la pedonalizzazione del quartiere. In tale occasione, infatti, sono stati eliminati circa 200 stalli su “strisce gialle”, al fine di collocare prima le controverse bancarelle che hanno fatto indignare tutta Italia, poi l’attuale pista ciclabile (nella foto l’ex sindaco di Milano, Giuliano Pisapia, all’inaugurazione delle bancarelle, davanti alla fontana sotto la Torre del Filarete).
L’ULTIMA RISORSA, VIA RICASOLI – Una delle poche vie laterali dove era ancora possibile trovare, nonostante molte difficoltà, un parcheggio, era via Bettino Ricasoli, piccola area oggetto comunque di non poche, “tacite” guerre, poiché gli stalli di sosta riservati ai residenti sono stati via via erosi da quelli dedicati al car sharing del Comune, al carico-scarico merci, al Consolato che ha sede al civico n.2 e, soprattutto, ai dipendenti degli uffici di Atm che occupano il palazzo all’angolo con Foro Buonaparte e, negli anni, si sono estesi sempre più (nella foto, i parcheggi riservati ad ATM prima della riapertura della piazza).
– Nonostante ciò, via Ricasoli costituiva una risorsa comunque preziosa per i residenti, spazzata letteralmente via da gennaio 2017, a causa della parziale riapertura di
piazza Castello, voluta da Palazzo Marino “in modo da minimizzare i disagi derivanti dai
cantieri della M4 e diminuire i rallentamenti soprattutto per i mezzi pubblici e i residenti – ha dichiarato l’assessore Granelli in persona (nella foto) –. L’intervento in piazza Castello consentirà ai residenti e ai taxi di attraversare l’area in una corsia protetta – ha poi aggiunto l’assessore –, ma senza compromettere la vocazione pedonale e monumentale di una delle piazze simbolo di Milano”.
– Per riaprire il tratto al traffico, dunque, è stato necessario spostare i capolinea dei tram 4 e 19 e, per la nuova collocazione, Palazzo Marino ha scelto proprio via Ricasoli, ridotta ora a un completamente inutile deposito a cielo aperto.
LE PROTESTE INVIATE A PALAZZO MARINO – La decisione, seppur lodevole nel suo intento “virtuale”, è stata presa senza valutare l’impatto reale sulla vita dei residenti che, da un mese a questa parte, stanno continuando a inviare mail e proteste all’Assessore Granelli (assessore.granelli@comune.milano.it).
– Se, infatti, tornati a casa dal lavoro è impossibile trovare un parcheggio libero tra i pochissimi rimasti, ancora più impensabile è trovarlo di giorno quando, a causa dei tanti uffici della zona, le righe gialle sono prese d’assalto pure dai veicoli del car sharing, abilitati alla sosta anche su righe gialle. Un fenomeno sempre più frequente, ad esempio, sono i residenti che di giorno si trovano per forza a utilizzare le strisce “blu”, e sono quindi costretti a pagare pur di parcheggiare l’auto e recarsi a casa propria.
– Ma tutto questo pare sia, per le Istituzioni, completamente indifferente (nella foto, via Ricasoli oggi, eliminati i parcheggi e trasformata in capolinea per le linee 4 e 19).
IL TRAFFICO, ALMENO, È STATO ALLEGGERITO? – A un mese dall’entrata in vigore della nuova viabilità, ci si domanda: Il sacrificio è almeno servito ad alleggerire, come da presupposto, il traffico in Foro Buonaparte, con beneficio per l’intera collettività?
– Per rispondere, è sufficiente fare un salto in piazza Castello a un’ora qualsiasi: il tratto stradale tra via Quintino Sella e via Minghetti è costantemente deserto (vedi foto accanto). Al limite, di tanto in tanto passa un taxi, una moto o un’auto (che sia di residenti o meno non è dato sapersi, poiché non esistono telecamere di controllo, né sono stati distribuiti pass ad hoc. Quindi, di fatto, chiunque può passarci).
Nella parallela Foro Buonaparte, al contrario, continua a regnare il caos viabilistico più totale, con il traffico in tilt e costantemente congestionato, che siano le 8 del mattino o le 10 di sera (foto a sinistra).
– La riapertura parziale della piazza, quindi, si è rivelata totalmente inutile (del resto, cosa c’entrano i cantieri della M4 con Foro Buonaparte? Il cantiere della metro più vicino è in piazza Sant’Ambrogio), e le problematiche causate ai residenti sanno ancora di più di farsa o, comunque, di decisione imposta con una leggerezza che appare inconcepibile.
E I PARCHEGGI IN SPOSTAMENTO? – Ultima (ma solo per disillusa amarezza) questione, la definizione dei 40 parcheggi che, lo stesso Palazzo Marino, in una nota ha spiegato essere solo in fase di “spostamento”, e non di eliminazione. Il luogo designato per la ricollocazione dei 40 stalli di sosta di via Ricasoli, però, non è mai stato comunicato, al punto che sembrerebbe del tutto lecito (e purtroppo amaramente sensato) concludere sia stata solo un’espressione utilizzata al fine di tenere buoni i residenti, oggetto oltre che del danno, pure della beffa.
PARCHEGGI PER RESIDENTI ELIMINATI. MA PER ALTRI.. NO – Un vecchio adagio, tuttavia, recitava “Fatta la Legge, trovato il cavillo!”. E se i parcheggi in via Ricasoli sono stati eliminati per i residenti, che ogni giorno sono costretti ad arrangiarsi con le soluzioni più assurde, scomode e paradossali, non da meno c’è chi, i marciapiedi di via Ricasoli, li usa ancora come stallo di sosta, nonostante gli incontrovertibili divieti.
– Ovviamente, con tutte le autorizzazioni del caso: permessi, quindi, di certo non in possesso dai “comuni” residenti. Ma tant’è. E ai cittadini non rimane che scattare fotografie per confermare che, ancora una volta, la Legge non è uguale per tutti.
In merito, invitiamo tutti i lettori a scriverci a redazione@cronacamilano.it. Inviateci segnalazioni, foto e video: daremo voce a tutti i cittadini.