La Polizia di Stato, nella serata di ieri, ha arrestato un cittadino cubano di 35 anni e un cittadino serbo di 33 anni per tentata estorsione aggravata, rapina e lesioni volontarie aggravate in concorso ai danni di un giovane italiano di 22anni.
Gli agenti dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico della Questura di Milano sono intervenuti in viale Abruzzi, a seguito di una segnalazione di un uomo il quale aveva udito una lite tra uomini e l’esplosione di un colpo d’arma da fuoco in uno studio del suo condominio, e hanno arrestato un cittadino cubano e uno serbo per tentata estorsione aggravata, rapina e lesioni
volontarie aggravate in concorso ai danni di un giovane italiano di 22 anni, al quale avrebbero dovuto vendere Bitcoin in cambio di 2 milioni e 250 mila euro in contanti.
I poliziotti, giunti sul posto, hanno individuato la vittima che inseguiva il cittadino serbo e, dopo un breve inseguimento a piedi, hanno fermato il cittadino straniero in via Paracelso e, nel ritornare nello stabile di viale Abruzzi, hanno fermato nell’androne del palazzo il cittadino cubano.
La vittima, nel corso della mattina, si era incontrato con un intermediario russo all’interno di un bar di via Montenapoleone per concordare la compravendita dei Bitcoin con gli acquirenti in uno studio affittato in viale Abruzzi. Inoltre, per verificare la bontà del venditore e degli acquirenti, era stata effettuata una prima transazione di 7 Bitcoin in cambio di 50mila euro, transizione andata a buon fine.
In serata, nel pieno della trattativa, la vittima, mentre controllava le banconote con la lampada ultravioletti, si era insospettitA avendo notato il comportamento di una donna complice degli altri due acquirenti che posizionava le mazzette di soldi, contati con la macchinetta contasoldi, in una busta dalla quale si poteva vedere solo la prima banconota del mazzo. I due uomini stranieri, resisi
conto che la vittima si era accorta del tentativo di truffa, lo hanno aggredito violentemente e, nel corso di una brutale colluttazione, veniva esploso un colpo di arma da fuoco per intimorirlo e costringerlo a concludere dal suo computer la transizione dei Bitcoin sul loro conto. La donna, approfittando della violenta lite, si è impossessata della valigetta contenente i 50mila euro della transizione precedente ed è scappata facendo perdere le sue tracce.
Il cittadino serbo ha tentato a sua volta di scappare lungo viale Abruzzi, per poi svoltare in via Paracelso dove è stato bloccato dai poliziotti che hanno poi fermato, nell’androne del palazzo, anche il cittadino cubano.
Nella stessa via, gli agenti hanno ritrovato la pistola precedentemente usata per intimorire la vittima, risultata una scacciacani, all’interno di una macchina in sosta con targhe slovene.