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Inter – Lazio 1 a 3 Serie A trentaseiesima giornata, 8 sconfitte in 10 partite. Che futuro per i neroazzurri?

La stagione dell’Inter è sempre più negativa. Non solo per i risultati, ma anche per il contesto in cui arrivano. Nella partita di questa sera, terminata 1 a 3 per la Lazio, Stramaccioni deve registrare due nuovi infortuni: Jonathan e Ranocchia. Senza dimenticare l’incredibile errore di Alvarez dal dischetto del rigore che scivola e manda in curva, oltre ai numerosi gol sbagliati sotto porta ed alle sempre più incisive amnesie difensive che stanno coinvolgendo anche la sicurezza Handanovic.

 

Moratti prima del fischio d’inizio si è sbilanciato: “L’Inter deve crederci ancora all’Europa League”. Stramaccioni ha il compito di trasmettere il pensiero del presidente nei giocatori, che vengono da 5 sconfitte nelle ultime 6 partite.

 

Il tecnico livornese continua nel suo travaglio infortunati ed è costretto a schierare in difesa Ranocchia, non al meglio. Al suo fianco spazio per Juan Jesus con Jonathan e Pereira sulle fasce. A centrocampo dentro Kuzmanovic, Kovacic e Cambiasso. Davanti sarà Guarin, il migliore di Napoli, ad agire alle spalle di Rocchi ed Alvarez. Tra i pali Handanovic.

 

La Lazio, invece, si affida al 4-4-2 con Floccari e Klose davanti. Mediana con Candreva, Ledesma, Hernanes e Lulic. Davanti a Marchetti, invece, spazio per Konko, Dias, Radu e Cana.

 

Dopo circa cento secondi subito pericolosa l’Inter con Alvarez; l’argentino, dalla sinistra, si accentra ed esplode un potente tiro che Marchetti disinnesca con i pugni. Al 4’ brutto scontro di gioco tra Marchetti e Konko: i due laziali entrano in contatto e rimangono a terra per qualche minuto, fortunatamente senza conseguenze.

 

Gli ospiti si fanno vedere all’8’: uscita a vuoto di Jonathan e pallone sulle gambe di Lulic; il biancoceleste mette in mezzo per Klose, che però viene fermato in angolo da Ranocchia.

 

Molto buona la risposta dei neroazzurri che, al 10’, sfiorano il vantaggio con Rocchi: l’ex del match entra in area e, su assist di Kovacic, calcia bene. Marchetti alza sopra la traversa.

 

Dopo qualche minuto di stand-by, il match si riaccende improvvisamente al 21’ con la grottesca rete della Lazio; il cross dalla destra di Candreva porta una confusione totale nell’area neroazzurra tanto da far scontrare Handanovic con Juan Jesus e Ranocchia. Il pallone, indisturbato, finisce in rete. 0 a 1 a San Siro. Secondo errore consecutivo dello sloveno, dopo quello sul terzo gol di Cavani.

 

Trenta secondi dopo su Milano scende il gelo. Pallone perso a metà campo da Kuzmanovic e micidiale contropiede laziale che si conclude con un tiro di poco fuori da parte di Candreva. Difesa dell’Inter da rivedere.

 

Continua la malasorte in casa Inter; al 29’ Jonathan è costretto ad uscire dal campo per un problema alla spalla. Al suo posto entra Benassi. Al 32’ l’Inter rischia nuovamente di capitolare: cross in mezzo di Ledesma e girata di Candreva che viene respinta da Handanovic in uscita. Sul prosieguo dell’azione è Floccari a cercare la rete, ma Benassi salva sulla linea di porta.

 

Al 32’ primo giallo del match: ammonito Ledesma per fallo tattico a centrocampo. Passano pochi secondi ed arriva il pareggio dei neroazzurri: cross dalla sinistra di Pereira ed imperioso stacco di testa di Alvarez. 1 a 1 nonostante un primo tempo da “galleria degli orrori”.

 

Il gol dell’argentino galvanizza l’Inter tanto che al 36’ è Cambiasso ad andare vicino al ribaltamento del tabellino. Sul tiro del centrocampista si supera Marchetti, deviando in angolo ed incitando i suoi ad una maggiore attenzione.

 

Al 42’ altra chance fallita dall’Inter; questa volta è Alvarez, a porta vuota, a calciare al di sopra della traversa della porta della Lazio sprecando un contropiede avviato bene da Guarin. Al 45’ altra occasione fallita dall’Inter; è sempre Alvarez a non trovare il secondo appuntamento con il gol.

 

Al 47’ episodio dubbio nell’area neroazzurra: Ranocchia entra in contatto con Floccari; il laziale finisce a terra e Bergonzi, dopo aver consultato l’arbitro di porta, concede il penalty. Dal dischetto si presenta Hernanes: rete. 1 a 2 a San Siro. I replay mostrano che il fallo del difensore neroazzurro è evidente ed ingenuo. A termini di regolamento c’era anche il rosso per Ranocchia: era chiara occasione da rete. Solo ammonito.

 

Dopo tre minuti di recupero termina un primo tempo a due facce. Inizio molto positivo per la Lazio che ha raggiunto il vantaggio ed ha sfiorato, trenta secondi dopo, il raddoppio. Seconda metà, invece, favorevole all’Inter che ha trovato il pareggio con Alvarez ed ha sprecato due buone chance per portarsi sul 2 a 1 con lo stesso argentino e con Cambiasso. A pochi secondi dalla fine il rigore trasformato da Hernanes riporta avanti la Lazio. Insomma: tutto da rifare per l’Inter.

 

La ripresa inizia con Ciani al posto di Dias tra le file della Lazio. Al 49’ si accende Guarin: il colombiano prende palla dall’out mancino, salta Ledesma e va al tiro. Conclusione potente che lambisce il palo alla sinistra di Marchetti.

 

Al 49’ bella combinazione tra Konko, Floccari e Candreva; la palla per il trequartista italiano, però, è troppo lunga. Handanovic esce e blocca la sfera. Al 52’ dopo un colpo di testa, resta a terra Ranocchia. Il difensore italiano non ce la fa: entra Pasa. Stramaccioni ha voluto rischiare l’ex Bari; l’azzardo non ha pagato.

 

Al 53’ primo tiro della partita di Kuzmanovic: l’ex Fiorentina tenta la conclusione dai ventidue metri; Marchetti, in due tempi, para. Al 58’ grande occasione anche per Guarin: il colombiano, dall’altezza del dischetto del rigore, non inquadra la porta. Difficile pensare di raggiungere il pareggio con questi errori sottoporta.

 

Poco dopo doppio cambio per Petkovic: escono Floccari e Ledesma ed entrano Gonzales ed Onazi. Al 60’ bel contropiede avviato da Rocchi: 5 contro 2 per l’Inter, ma Kuzmanovic spreca tutto provando il tiro da trenta metri.

 

Al 69’ l’Inter si lamenta per un tocco di mano in area da parte di Radu; Bergonzi, giustamente, non concede il penalty visto la posizione ravvicinata del laziale. Rigore che viene concesso pochi secondi dopo per un aggancio di Cana su Guarin: netto. Dagli undici metri si presenta Alvarez che, però, al momento di battere scivola malamente a terra e calcia in curva. Disastro.

 

I neroazzurri continuano il forcing ed al 74’ è nuovamente Guarin ad impegnare Marchetti con un bel tiro da fuori area. La conclusione, però, è centrale. Sulla ripartenza laziale Juan Jesus stende Klose al limite dell’area; Bergonzi gli sventola il giallo, ma il brasiliano ha rischiato qualcosa di più. Della battuta si incarica Candreva: palla sulla barriera.

 

E’ proprio il caso di dirlo: piove sul bagnato. Al 76’ il neo entrato Onazi sferra un missile terra-aria che si spegne sotto l’incrocio; Handanovic non può far nulla: 1 a 3 a San Siro e partita definitivamente chiusa. Aumentano i rimpianti per l’Inter che se fosse riuscita a concretizzare le numerose palle-gol create godrebbe ora di ben altro score.

 

All’80’ Stramaccioni effettua anche il terzo cambio: esce un contrariato Kuzmanovic ed entra Garritano. Sempre poco incisivo il centrocampista arrivato a gennaio: mai un guizzo, mai uno spunto, mai un tiro pericoloso. All’83’ giallo per Pereira che ostacola la ripartenza di Candreva.

 

Nei minuti finali non accade più nulla se non una conclusione di Rocchi al 92’ che Marchetti respinge con il ginocchio.

 

Dopo tre minuti di recupero Bergonzi fischia la fine del match; termina 1 a 3 a San Siro e l’Inter rimane ferma a quota 53 punti, mentre la Lazio sale a 58 appaiando la Roma ed ipoteca un posto nella prossima Europa League. I neroazzurri, invece, vedono allontanarsi l’obiettivo e rischiano di farsi sopravanzare anche dal Catania, salito a 52 punti grazie al pareggio contro la Sampdoria.

 

Prossima partita domenica pomeriggio, alle 15.00, contro il Genoa. Non sarà un match facile visto che i rossoblu di Preziosi sono in piena lotta per non retrocedere. Da ricordare che la trasferta sarà affrontata senza Pereira e Juan Jesus, entrambi diffidati ed ammoniti.

 

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Matteo Torti

 

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