Escort Hollywood e The Club, anche un giro di prostitute giovanissime
Dopo le accuse e contraccuse tra Belen e Francesca Lodo, e dopo la rivelazione di una modella francese che ha dichiarato ai magistrati di aver assunto cocaina con la fidanzatina d’America Elisabetta Canalis, ora nei faldoni delle discoteche Hollywood e The Club spunta anche un giro di prostituzione.
Dall’atto inviato da PM Frank di Maio al GIP Giulia Turri, sarebbero infatti contenute svariate testimonianze di alcune ragazze «dedite alla prostituzione, giovanissime», «reclutate appositamente per accompagnare le serate dei clienti» del «The Club».
La dinamica, riconducibile secondo Di Maio sia al The Club che all’Hollywood, sarebbe stata la più vecchia del mondo: avvicinare i clienti e accompagnarli nella serata facendo loro spendere il quantitativo più elevato possibile di danaro e poi, una volta fuori dal locale, consumare rapporti sessuali a pagamento.
In tutto ciò sarebbe esistito un vero e proprio contatto tra il gestore del privé dell’Hollywood, Andrea Gallesi, e un’agenzia di modelle, la “Moravia”: svariate le conversazioni riportate e avvenute tra i due circa “l’impiego di ragazze da utilizzare nei locali milanesi al fine di fare compagnia a tavoli composti di soli uomini».
Tramite nell’operazione, specifica Di Maio nella documentazione, sarebbe stato Angelo Pilato, «vice sovrintendente della Polizia di Stato», all’epoca dei fatti risalenti al gennaio 2008 in servizio presso il commissariato Garibaldi di Milano: secondo quanto sostenuto dal PM, Pilato avrebbe procurato le prostitute da rendere “operative” nel privé dell’Hollywood.
A questo punto non ci resta che attendere mercoledì, quando avverranno le interrogazioni dei 5 destinatari delle misure cautelari.
Intanto, l’avvocato di Davide Guglielmini, amministratore della società Vimar che gestisce la discoteca Hollywood, ha già presentato al Tribunale del Riesame di Milano l’istanza di revoca di sequestro del locale di corso Como, nonché la richiesta di revoca degli arresti domiciliari per lo stesso Guglielmini.
Secondo l’avvocato, infatti, non solo il suo assistito ha lasciato la società Vimar nel 2008 ma, soprattutto, la discoteca è stata ora del tutto ristrutturata, di modo che la “famigerata” aree privé e il bagno dove sarebbe avvenuto il consumo di cocaina non esisterebbero più, e la situazione attuale sarebbe quindi totalmente cambiata.
(fonte: Ansa)
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