Maxioperazione anti-droga – 100 arresti e sgominate 1 rete criminale italiana e 1 composta da serbi, montenegrini e sloveni
La maxioperazione antidroga ha coinvolto oltre 300 agenti della Polizia di Stato che, dalle prime luci dell’alba di oggi, stanno eseguendo la disposizione di custodia cautelare in carcere nei confronti di oltre 100 persone.
I provvedimenti restrittivi sgominano due reti criminali:
- una composta da diversi sodalizi operanti tra il Capoluogo Lombardo ed altre Province del Nord Italia, quali Como, Varese, Torino, Biella, Genova;
- l’altra, di carattere transnazionale, composta per lo più da cittadini serbi, montenegrini e sloveni;
- i vertici della di quest’ultima organizzazione sono stati localizzati in Serbia ed in Slovenia e hanno favorito – avvalendosi di cellule operative in Italia, in altri Paesi Europei ed in alcuni Stati del Sud America – l’approvvigionamento ed il successivo smercio, tra il 2007 ed il 2009, di ingenti quantitativi di cocaina.
L’operazione della Squadra Mobile di Milano è il coronamento di una cooperazione internazionale, durata oltre due anni e realizzata:
- sul piano giudiziario, con il coordinamento della Direzione Distrettuale Antimafia di Milano e l’intervento della Direzione Nazionale Antimafia;
- a livello operativo, con il coordinamento attuato dall’Interpol, dalla Direzione Centrale per i Servizi Antidroga e dal Servizio Centrale Operativo della Polizia di Stato;
- In particolare, le indagini sull’organizzazione transnazionale serbo-montenegrina sono state svolte in collaborazione con le Polizie di Belgrado e di Lubiana.
AGGIORNAMENTO del 16-11-2010 ore 13,25: Sono 105 le misure cautelari emesse e 79 quelle eseguite, le ultime all’alba di questa mattina. Le indagini, partite nel 2007, hanno portato al sequestro di un totale di 3.500 kg di cocaina, di cui 700 destinati a Milano e la Lombardia per un giro d’affari di milioni di euro. Un’operazione, ha sottolineato il procuratore nazionale antimafia, Pietro Grasso, possibile soltanto grazie alla collaborazione tra le forze italiane, tra cui la Squadra Mobile, la Direzione Distrettuale Antimafia di Milano, la Direzione Nazionale Antimafia, l’Interpol e le forze di polizia straniere di Belgrado, Lubiana, bulgare e svizzera. Gli sloveni e i montenegrini gestiti dai capi serbi si definivano “soldati”, e tramite l’organizzaznio internazionale assorbivano tutte le attivita’ altrimenti svolte dai trafficanti milanesi, che in questo modo si limitavano a ricevere i carichi pagandoli a domicilio. “Pensavamo che la piazza di Milano fosse rifornita solo dalla ‘ndrangheta; con questa operazione, dal 2007, abbiamo capito che c’era un’altra organizzazione, con la stessa forza, potenza economica, capacita’ di esclusivismo sui canali di approvvigionamento e con una continuita’ forse maggiore”, ha detto oggi in conferenza stampa il procuratore nazionale antimafia, Pietro Grasso, commentando la vasta operazione. “Milano e’ una piazza libera e finora non e’ stato luogo di scontro – ha precisato Grasso – le due organizzazioni non hanno contatti, ma si puo’ parlare di concorrenza”.
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di Redazione