Parma – Inter 1 a 0 Serie A quattordicesima giornata, Sansone eroe Ducale
Per l’Inter è crisi nera; dopo il filotto italiano di sette vittorie consecutive, culminato con i tre punti conquistati a Torino contro la Juventus, gli uomini di Stramaccioni hanno totalizzato un misero punto nei tre match successivi contro Atalanta, Cagliari e Parma. Troppo poco; se poi si aggiunge la pesante sconfitta per 3 a 0 patita giovedì contro il Rubin Kazan si scopre che i neroazzurri, non più umili come i precedenti match, faticheranno ad ambire allo scudetto giocando così.
Stramaccioni, dopo aver felicemente ricevuto il favore dai cugini rossoneri nella serata di ieri, ha l’onere di dover battere il Parma al Tardini. Per farlo, con Sneijder ancora fuori per scelta tecnica, si affda a Palacio e Milito davanti. Dietro di loro centrocampo a cinque con capitan Zanetti e Nagatomo sulle fasce; in mezzo spazio ad Alvarez, Guarin e Cambiasso. In difesa, davanti ad Handanovic, dentro Ranocchia, Samuel e Juan Jesus.
Donadoni, invece, cerca altri punti fondamentali per raggiungere quanto prima la salvezza affidandosi alla velocità di Biabiany ed alla cinicità di Amauri. A centrocampo dentro Acquah, Valdes, Sansone e Marchionni. In difesa, davanti a Mirante, spazio a Rosi, Paletta, Zaccardo e Gobbi.
Dopo soli quattro minuti prima palla-gol per il Parma; Marchionni, dalla destra, crossa in mezzo per Rosi, ma è Samuel ad anticipare l’ex giallorosso. L’argentino, deviando malamente, rischia l’autogol. Rete che rimane inviolata grazie ad un miracolo di Handanovic.
Al 12’ si fa vedere Alvarez che, dal limite dell’area, viene atterrato; della punizione si incarica Guarin che, cerca la rete di potenza. Palla che sfiora il palo alla destra di Mirante. Bell’inizio di partita.
Al 20’ ancora Inter pericolosa: è Milito che serve Palacio. L’argentino ex Genoa affronta Paletta in area di rigore, ma non riesce a superarlo. Il difensore Ducale allontana ed evita qualsiasi pericolo alla porta difesa da Mirante.
Al 29’ neroazzurri nuovamente in avanti con Guarin che, in contropiede, cerca il tiro a giro con il sinistro; la palla termina in angolo. Dopo l’occasionissima ad inizio match, al 31’ torna a farsi vedere il Parma: dal corner, la sfera arriva a Sansone che, di destro, cerca la rete. Palla che termina ampiamente a lato.
Pochi secondi dopo seconda grande occasione per la squadra di Donadoni. Dalla destra, Biabiany va via agilmente a Juan Jesus e mette in mezzo per Amauri che anticipa Samuel, ma non riesce a superare anche Handanovic.
Al 34’ occasione d’oro per gli uomini di Stramaccioni che, su corner, vanno vicino al vantaggio con Cambiasso che, tutto solo, non riesce ad imprimere un’adeguata potenza alla sfera. Mirante e Valdes evitano la rete.
Al 36’ primo giallo del match: Banti lo sventola Gobbi che ferma fallosamente Palacio. Cento secondi dopo i padroni di casa sfiorano il vantaggio: punizione di Valdes e colpo di testa di Paletta che, dimenticato in area da Ranocchia, non inquadra la porta.
Al 43’ ancora Parma vicinissimo al vantaggio: Biabiany, vera spina nel fianco di Juan Jesus, si rende pericoloso con un bel destro che, deviato, rischia di mettere fuori tempo l’estremo difensore sloveno dell’Inter. Solo corner.
Termina qui un primo tempo in cui entrambe le squadre, dopo un inizio piuttosto previdente, si sono aperte ed hanno generato diverse occasioni da rete. Nonostante la bella punizione calciata da Guarin ed il colpo di testa di Cambiasso, è stato il Parma con Biabiany, Valdes e Paletta ad avere le palle-gol più nitide. Brutta prova di Juan Jesus, mai in partita contro Biabiany.
La ripresa inizia senza cambi. Inizia subito forte l’Inter ed al 46’ si fa vedere, per la prima volta nel match, Diego Milito; l’argentino si inserisce tra le maglie della difesa Ducale e va al tiro. Mirante blocca a terra.
Al 50’ arriva, pronta, la risposta del Parma; cross dalla destra di Marchionni che cerca Biabiaby. L’ex del match, di testa, riesce solamente a spizzare. Al 54’ ancora Parma pericoloso: punizione velenosa di Valdes che viene bloccata da un attento Handanovic.
Nuovamente pericolosa l’Inter al 63’; è ancora Guarin a cercare la “botta” dalla distanza: il tiro del colombiano, scagliato dai venticinque metri, viene messo in corner da Mirante. Al 68’ prima ammonizione anche per l’Inter: Banti sventola il giallo a Palacio, reo di aver fermato una ripartenza di Amauri.
Al 72’ primo cambio del match: Stramaccioni toglie uno spento ed evanescente Alvarez e decide di inserire Coutinho, reduce da una discreta prova contro il Rubin Kazan nella serata di giovedì scorso. Anche Donadoni cambia: entra Benalouane al posto di Rosi.
L’assoluta supremazia territoriale del Parma viene a legittimarsi subito dopo il cambio del tecnico interista: Sansone, indisturbato, percorre quaranta metri di campo e, dopo aver superato una flebile opposizione di Guarin e Cambiasso, supera agevolmente Handanovic. Vantaggio del Parma al Tardini.
Al 77’ secondo cambio per il tecnico del Parma: entra Belfodil al posto di Sansone, autore della rete per i Ducali. Il Biscione accusa il colpo e fatica a reagire: oltre al possesso a centrocampo, manca l’ultimo passaggio. Coutinho ci prova all’81’, ma il suo tiro viene agevolmente parato da Mirante.
Ed a rendersi pericoloso, all’85’, è ancora il Parma con Benalouane che, su cross di Valdes, cerca di sorprendere Handanovic con un bel colpo di testa. Lo sloveno si rifugia in angolo.
Stramaccioni, all’87’, toglie un imbarazzante Juan Jesus ed inserisce Duncan, promosso dalla Primavera. Due minuti dopo entra anche Livaja al posto di Cambiasso.
Nei quattro minuti di recupero succede veramente poco; tra i fischi dei suoi sostenitori, l’Inter lascia il Tardini mettendo in campo una prestazione davvero scialba e poco incisiva. Su tutti, in negativo, si mostrano Juan Jesus, Cambiasso, Nagatomo, Milito e Palacio.
Seconda occasione gettata dall’Inter per avvicinarsi alla Juventus che, dopo la quattordicesima giornata, rimane saldamente in testa alla classifica con 32 punti. Al secondo posto troviamo il Napoli a quota 30 punti e vittorioso in quel di Cagliari. Terzo, a parimerito con la Fiorentina, troviamo il Biscione, a quota 28.
Ora qualche giorno di riposo prima di affrontare, domenica prossima alle 15.00, il Palermo a Milano.
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Matteo Torti