Analisi Italia – Uruguay Confederations Cup 30 giugno 2013, probabili formazioni, statistiche e precedenti

UNA DECISIONE DISCUTIBILE – Qualcuno crede ancora che nel calcio non siano le televisioni a comandare? L’ultimo esempio lo si avrà proprio domenica 30 giugno quando Italia ed Uruguay saranno costrette a sfidarsi alle 13.00, ora brasiliana.
– Una follia, già manifestata dai calciatori di entrambe le squadre, se si pensa che i calciatori affronteranno una partita con, secondo previsioni, 31 gradi di temperatura e percentuali di umidità tra il 70 e l’80%.
– Impossibile pretendere un calcio spettacolo dai ventidue in campo, che tra l’altro hanno già disputato quattro partite nell’arco di venti giorni.
ITALIA: UNA PROVA DI FORZA – Delle quattro partite che l’Italia ha fin qui disputato alla Confederations Cup, quella contro la Spagna è stata indiscutibilmente la migliore per grinta, per approccio, per intelligenza tattica e per orgoglio.
– A differenza di quanto successo nelle tre gare del girone, gli uomini di Prandelli contro le Furie Rosse sono scesi in campo concentrati sin da subito e determinati di trovare la via del gol. Le ripetute occasioni da rete avute da Maggio e da De Rossi lo dimostrano.
– Solamente nel secondo tempo supplementare gli Azzurri sono apparsi in visibile difficoltà fisica; ma è legittimo dopo 105 minuti passati a tappare le fonti di gioco iberiche.
– La lotteria dei rigori, però, ha deciso tutto e l’Italia, così come successo ai Quarti di finale degli Europei 2008 di Austria e Svizzera, è stata costretta ad abdicare. Pesa il ‘rifiuto’ di Giaccherini ed il conseguente errore di Bonucci.
– Ad un anno dal Mondiale, però, possiamo stare tranquilli. Se la squadra scesa in campo ieri avesse potuto contare su un Balotelli davanti, su El Shaarawi nel pieno delle sue forze e su un Barzagli al 100% il risultato avrebbe anche potuto essere diverso, magari già nei tempi regolamentari.
LE PROBABILI FORMAZIONI – Il referto medico del dottor Castellacci non porta certamente buone notizie. Ad Abate e Balotelli si aggiungono, nella lista degli indisponibili, anche tre juventini: Barzagli, Marchisio e Pirlo.
– Probabile, quindi, che Prandelli possa far giocare chi è stato meno impegnato durante queste quattro partite. In difesa, ad esempio, potrebbe trovare spazio Astori al posto di Barzagli. A centrocampo potremmo rivedere Candreva, migliore in campo contro la Spagna, ed in attacco potrebbero trovare spazio due tra Cerci, Diamanti e Giovinco.
– Sta sicuramente meglio l’Uruguay che ha molte vecchie ed attuali conoscenze del calcio italiano. In porta troviamo Muslera, ex Lazio; senza dimenticare Gargano, Pereira, Perez, Ramirez, Forlan, Cavani ed Hernandez.
– Tabarez, altra vecchia conoscenza del calcio italiano, dovrà però fare a meno di Cavani, assente per squalifica. L’attacco, quindi, sarà affidato a Luis Suarez e Diego Forlan.
TUTTI I PRECEDENTI – Non è certamente positivo lo score dei precedenti. L’Italia, nelle 8 sfide contro l’Uruguay, ne ha vinte solamente 2. Per il resto 3 pareggi e 3 sconfitte. Poche le reti: 7 fatte ed 8 prese.
– L’ultima sfida, amichevole andata in scena a Roma il 15 novembre del 2011, è stata decisa dopo appena 180 secondi da una rete di Fernandez. Gara non certamente spettacolare, ricordata anche per l’espulsione all’81’ per Alvaro Pereira.
– L’ultima vittoria italiana risale al 25 giugno del 1990. A Roma, negli Ottavi di finale del Mondiale casalingo, furono Schillaci al 63’ e Serena all’85’ a fissare il risultato finale sul 2 a 0 consentendo agli Azzurri di passare ai Quarti di finale, dove poi battemmo l’Irlanda per 1 a 0.
– Nel mezzo l’ultimo pareggio. Il 17 aprile 2002, a Milano, amichevole terminata 1 a 1 grazie ai gol di Panucci al 73’ e di Abreu al 78’.
UNA VALIDA RAGIONE PER VINCERE – Trovare motivazioni in una finalina per il 3° posto dopo aver dato tutto contro la Spagna e con cinque titolari fuori causa non è facile.
– Un aspetto da non trascurare, però, c’è: economicamente parlando, dopo aver incassato 1,7 milioni di euro per la partecipazione al torneo, la vittoria ed il conseguente terzo posto vale 1 milione di euro. Per la quarta classificata, invece, solamente 400mila euro.
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Matteo Torti