L’Inter può aprire un ciclo, ma c’è l’incognita proprietà
L’Inter di Simone Inzaghi viaggia a vele spiegate e non sembra avere intenzione di fermarsi. I nerazzurri andranno allo scontro diretto casalingo contro la Juventus con un punto di vantaggio sui bianconeri e una gara da recuperare.
La situazione migliore per mettere tutta la pressione sulla squadra di Massimiliano Allegri, che dovrà provare assolutamente a vincere per tenere aperto il campionato. Anche con un pareggio, l’Inter rimarrebbe davanti e con la possibilità di portarsi a +4 battendo l’Atalanta nel recupero. Se poi i meneghini dovessero addirittura vincere, metterebbero una seria ipoteca sul tricolore della seconda stella.
Non che sia una grande sorpresa, poiché l’Inter ha indubbiamente la rosa più forte del campionato e con il suicidio sportivo dei campioni in carica del Napoli, tutto è diventato ancora più semplice. I nerazzurri vanno in gol consecutivamente da 21 giornate di campionato, cosa che non era mai successa. Hanno il miglior attacco della Serie A con 50 reti segnate e la migliore difesa con solo 10 subite. Insomma, sono letteralmente una schiacciasassi, che ha già messo in bacheca la Supercoppa e ha la possibilità di riprovare ad arrivare fino in fondo alla Champions League.
L’unico neo sportivo, fino a questo momento, è rappresentato dall’eliminazione in Coppa Italia. Per il resto, davvero c’è poco da imputare a Inzaghi e i suoi ragazzi, che continuano a ruotare e non sentire il peso delle assenze, come avvenuto in quel di Firenze per le squalifiche di Calhanoglu e Barella. Rosa profonda, ben allenata e per di più rinvigorita mentalmente dalla finale di Champions dello scorso anno, l’Inter si è già mossa sul mercato bloccando per la prossima stagione Zielinski e Taremi a parametro zero. Beppe Marotta non ha di certo finito le sue cartucce e anche se dovrà fare ancora di necessità virtù, compenserà con le sue competenze, come ha fatto del resto fino a oggi.
Sì, perché la situazione societaria dell’Inter rimane incerta, tra conti che non lasciano spazio a voli pindarici, bond e prestiti da restituire nel giro di pochi mesi. Per di più, i problemi finanziari della famiglia Zhang, con il presidente Steven già condannato a risarcire alcuni creditori, non stanno consentendo alla proprietà di essere vicina alla squadra. Il rischio è che il club passi di mano entro il termine della stagione, ma al momento permane una situazione di grande incertezza.
Letteralmente un controsenso, con i tifosi che rimangono in una sorta di limbo. Contenti da una parte per quello che fa la squadra in campo; totalmente in balìa delle onde per la questione della proprietà del club. Anche la questione nuovo stadio, in questo contesto, non può essere chiara: nei giorni scorsi, il dirigente Alessandro Antonello ha dichiarato di essere al lavoro per il nuovo impianto, ma di novità sostanziali non ce ne sono. Mentre il Milan viaggia spedito verso San Donato, non è da escludere che alla fine all’Inter rimanga San Siro in esclusiva, ma con lavori di ammodernamento da fare.