Manovra Monti decreto Salva-Italia: casa, pensioni, fisco, risparmio, evasione e liberalizzazioni i temi centrali
Dopo due settimane di “ritocchi” alla Camera prima ed al Senato poi, nella serata di giovedì 22 dicembre 2011, il decreto salva-Italia del governo Monti è diventato legge con 257 sì e 41 no (quelli di Idv, Svp e Lega). Le pensioni, con il metodo contributivo esteso a tutti, e la nuova Imu sulla casa, sono i due muri portanti della terza manovra finanziaria del 2011.
SPIEGHIAMO LA MANOVRA – Dopo il nostro articolo del 10 novembre sullo Spread (Spread cos’è? BTP bund cosa sono? Garanzie conti sui correnti, dati e analisi), l’analisi della squadra del governo Monti del 17 novembre (Governo Monti, chi è Mario Monti e chi è la sua squadra, conosciamoli) e lo zoom sulla riforma pensionistica del 16 dicembre (Pensione di vecchiaia e anticipata, le novità della riforma Monti e gli esempi pratici per capirle), eccoci ancora una volta qui per informare i nostri lettori su tutte le misure presenti nella terza manovra finanziaria del 2011.
- La manovra finanziaria avrà effetti lordi pari a 34,9 miliardi di euro ed è costata al governo, in termini di perdita di fiducia rispetto all’atto di insediamento del governo Monti a Palazzo Madama, 24 voti favorevoli.
- Le novità maggiori si registrano sui temi della casa e delle pensioni, ma sono da evidenziare anche gli interventi sul fisco, sulle evasioni, sul risparmio, sulla Pubblica Amministrazione e sulle liberalizzazioni.
- Per ognuna di queste aree di intervento, dopo aver analizzato le singole misure previste, vi proporremo di seguito una tabella esplicativa dove definiremo l’entrata in vigore del provvedimento ed il valore stimato.
CASA: NON SOLO IMU – L’Imposta Municipale sugli immboli è senza dubbio la novità principale, senza però tralasciare la Tares e gli interventi di recupero edilizio:
- Imu: la nuova imposta municipale sulla casa sintetizza Ici ed Irpef fondiaria. L’aliquota applicata è del 4 per mille per le abitazioni principali e del 7,6 per mille sugli altri immobili. Tale aliquota si applicherà sulla rendita aggiornata e moltiplicata per i nuovi coefficienti, che saranno aumentati di oltre il 70% rispetto all’Ici.
- Immobili all’estero: è un’imposta che colpisce tutti gli immobili posseduti all’estero da soggetti residenti in Italia, compreso i cittadini non italiani. In questo caso l’aliquota, pari allo 0,76%, si calcola sul valore definito all’atto d’acquisto o, in caso di mancanza, sul valore di mercato. C’è però la possibilità di detrarre le imposte già pagate all’estero.
- Fabbricati rurali: si tratta della denuncia al catasto per i fabbricati sui quali i proprietari vogliono mantenere la qualifica di “rurali”.
- Tares: è una nuova imposta che comprende due quote, la Tarsu (tassa dei rifiuti già esistente) ed una seconda dovuta da tutti i residenti e che servirà al gettito dei servizi comunali. Il costo relativo a questa seconda quota è di 0,30 euro a metro quadrato.
- Recupero edilizio: è stata parzialmente riscritta la disciplina relativa alle detrazioni (36%) delle spese per i lavori di recupero edilizio. Dal 2013 scomparirà la voce relativa al “risparmio energetico”, ancora presente nel 2012.
PROVVEDIMENTO | ENTRATA IN VIGORE | VALORE (euro) |
IMU | 1° gennaio 2012 | 11.200 milioni |
IMMOBILI ALL’ESTERO | 1° gennaio 2011 | 98,4 milioni |
FABBRICATI RURALI | 1° gennaio 2012 | 0 |
TARES | 1° gennaio 2013 | 0 |
RECUPERO EDILIZIO | 1° gennaio 2012 | 0 |
EVASIONE: TRACCIABILITA’ ED EMERSO – Sono due le aree di intervento sul fronte dell’evasione, tema caro a tutti i governi del nostro Paese. Rivoluzionario il nuovo limite nell’utilizzo dei contanti:
- Tracciabilità: al fine di contrastare il riciclaggio di proventi illeciti e favorire l’emersione di base imponibile, il governo Monti ha imposto a 1.000 euro il limite per l’uso del contante. Importante sottolineare che i libretti al portatore con saldo maggiore o uguale al nuovo limite, appunto di 1.000 euro, dovranno essere ridotti o estinti entro il 31 marzo 2012. Ovviamente il nuovo limite non si applicherà alle transazioni eseguite tramite banche, Poste Italiane, Spa ed istituti di moneta elettronica.
- Emersione: il meccanismo è semplice: si tratta di invogliare i contribuenti ad adempiere agli obblighi fiscali attraverso sconti e semplificazioni per chi invia telematicamente corrispettivi, fatture emesse e ricevute.
PROVVEDIMENTO | ENTRATA IN VIGORE | VALORE (euro) |
TRACCIABILITA’ | 6 dicembre 2011 | Non stimabile |
EMERSIONE | 1° gennaio 2013 | Non stimabile |
FISCO: CRESCITA E RIGORE – Si parte dall’aumento dell’Irpef, imposta di bollo relativa ai capitali scudati e tassazione del lusso per il rigore. Si deve parlare poi di deduzione dell’Irap e ricorso all’Ace per la crescita.
- Irpef: al fine di finanziare il sistema sanitario nazionale, a partire dall’anno di imposta 2011 l’addizionale regionale all’imposta sul reddito delle persone fisiche passa dallo 0,9 all’1,23%. Su questa aliquota base, le Regioni hanno un margine di intervento dello 0,5%.
- Scudo fiscale: sui capitali scudati verrà pagata un’imposta di bollo pari al 10 per mille nel 2012 e del 13,5 per mille nel 2013; l’aliquota ordinaria verrà invece fissata al 4 per mille. È stata inoltre prevista, per il 2012, un’imposta relativa alle attività finanziarie prelevate al 6 dicembre 2011.
- Lusso: per le auto aventi potenza superiore a 185 kW avverrà la tassazione di 20 euro ad ogni kW in “eccesso”; misure analoghe sono previste anche per le imbarcazioni (lunghezza dello scafo oltre i 10 metri) e per gli aerei privati (ponderata sul peso).
- Irap: le imprese avranno la possibilità di dedurre integralmente dalle imposte personali l’Irap pagata sul costo del lavoro. I giovani sotto i 35 anni e le donne godranno del taglio del cuneo fiscale, mentre i nuovi contratti beneficeranno di una deduzione di 10.600 euro rispetto alla soglia precedente pari a 4.600.
- Ace: è l’aiuto alla crescita economica ed avrà efficacia retroattiva. Non riguarderà solo la rinuncia alla distribuzione degli utili, ma anche gli apporti dei soci, dovrà dare un nuovo slancio per le imprese del Paese.
PROVVEDIMENTO | ENTRATA IN VIGORE | VALORE (euro) |
IRPEF | 1° gennaio 2012 | 2.085 milioni |
SCUDO FISCALE | 1° gennaio 2012 | 1.095 milioni |
LUSSO | 1° gennaio 2012 | 453 milioni |
IRAP | 1° gennaio 2012 | – 994 milioni |
ACE | 1° gennaio 2011 | – 950,5 milioni |
LIBERALIZZAZIONI: L’OBIETTIVO DI MONTI – Già nell’analisi di Mario Monti proposta lo scorso 17 novembre 2011 avevamo evidenziato come il premier bocconiano fosse un acerrimo sostenitore delle liberalizzazioni.
- Nuove attività liberalizzate: sono stati abrogati meccanismi come il divieto di esercizio di un’attività al di fuori di una certa area geografica, le distanze minime e l’imposizione di prezzi. inoltre, in casi di ddl governativi con restrizioni all’accesso di attività economiche, dovrà essere l’Antitrust, entro 30 giorni, a fornire un parere obbligatorio. Tutto ciò, quindi, è senza dubbio un inizio, anche se un’ondata maggiore di liberalizzazioni arriverà nella “fase 2”: quella relativa alla crescita.
- Farmaci: passo indietro rispetto al testo iniziale; i farmaci C con ricetta restano in farmacia ed entro 120 giorni l’Aifa (Agenzia Italiana del Farmaco) ne fisserà l’elenco. Quelli privi di ricetta potranno essere venduti, nei Comuni aventi più di 12.500 abitanti, anche nelle parafarmacie e nella grande distribuzione.
PROVVEDIMENTO | ENTRATA IN VIGORE | VALORE (euro) |
NUOVE ATTIVITA’ LIBERE | 6 dicembre 2011 | 0 |
FARMACI | 30 aprile 2012 | 0 |
PENSIONI: CONTRIBUTIVO E STOP ALLE PENSIONI DI ANZIANITA’ – Della riforma pensionistica ci siamo occupati con un articolo dedicato lo scorso 16 dicembre 2011; qui riproponiamo una sintesi aggiornata alle modifiche approvate alla Camera ed al Senato.
- Contributivo per tutti: il sistema introdotto nel 1995 dalla riforma Dini sarà esteso a tutti. Dal prossimo mese di gennaio il cambio sarà automatico. L’obiettivo è quello congiunto di introdurre maggiore equità nel sistema previdenziale e di allungare la vita lavorativa.
- Vecchiaia: le donne del settore privato andranno in pensione a 62 nel 2012, mentre l’equiparazione con gli uomini sarà raggiunta nel 2018. Le eccezioni previste sono due: nel 2012 i nati nel 1952 ed aventi 35 anni di contributi potranno uscire a 64 anni, mentre le donne del prvato usciranno con 60 ann e 20 di contributi.
- Pensionamenti anticipati: anche con 40 anni di contributi, viene decretata la parola “fine” alle pensioni di anzianità. Vi si potrà accedere solamente con 42 anni ed 1 mese per gli uomini e 41 anni ed 1 mese per le donne. Definite anche le penalizzazioni per chi esce prima: 2% in mezo per chi opta con 42 anni ed 1 mese di contributi ed ha 60 o 61 anni di età.
- Lavoratori autonomi: i contributi per artigiani e commercianti aumentano. Il prossimo anno l’aliquota-base Inps salirà al 21,3% e, nel 2018, raggiungerà quota 24%. L’obiettivo è quello di armonizzare le aliquote contributive tra lavoro autonomo e dipendente, dal momento che ad oggi la prima categoria godeva di aliquote minori.
- Casse professionisti: entro il 30 giugno 2012 le Casse dovranno adottare misure per assicurare saldi previdenziali positivi su 50 anni. Qualora non fosse così, obbligo di un contributo di solidarietà di un punto percentuale per il 2012 ed il 2013 a carico dei pensionati.
- Indicizzazione: solamente per gli importi sino a 1.400 euro (tre volte il minimo Inps), la rivalutazione automatica delle pensioni resterà inalterata nel biennio 2012/2013. Questa misura è temporanea ed appare più equa della soglia pensata inizialmente: mille euro. È espressamente volta a risparmiare cassa.
PROVVEDIMENTO | ENTRATA IN VIGORE | VALORE (euro) |
CONTRIBUTIVO PER TUTTI | 1° gennaio 2012 | – 5 milioni |
VECCHIAIA | 1° gennaio 2012 | 140 milioni |
PENSIONAMENTI ANTICIPATI | 1° gennaio 2012 | 105 milioni |
LAVORATORI AUTONOMI | 1° gennaio 2012 | 818 milioni |
CASSE PROFESSIONISTI | 30 giugno 2012 | 0 |
INDICIZZAZIONE | 1° gennaio 2012 | 2.202 milioni |
PUBBLICA AMMINISTRAZIONE – Siamo alle solite: i risparmi di spesa vanno bene, il problema è che sono sempre troppo limitati. Monti & Co erano partiti con una certa idea, ma hanno dovuto rinviare parte delle loro intenzioni a seguito dell’intervento del Parlamento.
- Tagli a enti e authority: si tratta dell’insieme dei provvedimenti che riguardano l’incorporazione nell’Inps di Inpdap ed Enpals, l’eliminazione di 25 membri dalle Authority, la fissazione di un tetto ai compensi dei manager ed il taglio delle Province.
PROVVEDIMENTO | ENTRATA IN VIGORE | VALORE (euro) |
TAGLI A ENTI E AUTHORITY | 1° gennaio 2012 | 21,9 milioni |
RISPARMIO: TRA BOLLI E SCOPERTI – Sono essenzialmente quattro le misure varate dal governo Monti per ripristinare il rigore e dare una spinta alla crescita; particolare attenzione merita la garanzia dello Stato sulle passività delle banche.
- Bollo conti correnti: interessante soprattutto per i giovani l’intervento sui conti correnti per le persone fisiche; tale provvedimento prevede l’esenzione dell’imposta di bollo pari a 34,20 euro per i conti con giacenza media inferiore ai 5 mila euro. Per le persone non fisiche, il bollo sale invece da 73,8 a 100 euro, ma tale aumento sarà deducibile dalle imposte dirette.
- Bollo titoli: è una sorta di patrimoniale sulle attività finanziarie e prevede un’imposta di bollo proporzionale alle attività finanziarie: 0,1% nel 2012 e 0,15% nel 2013. La misura, estesa anche ai buoni fruttiferi postali, non prevede più la soglia di 1.200 euro per l’imposta di bollo e vengono colpite anche le attività finanziarie superiori a 1,2 milioni di euro.
- Scoperto: si tratta della provisione di una migliore trasparenza dovuta ad una commissione proporzionale, al massimo 0,5% per trimestre, alla somma messa a disposizione ed alla durata dell’affidamento sulle aperture di credito.
- Garanzia banche: lo Stato, fino al prossimo 30 giugno, garantirà le passività delle banche italiane, che potranno emettere bond garantiti dallo Stato stesso. In questo modo si dovrebbe risolvere il problema del funding.
PROVVEDIMENTO | ENTRATA IN VIGORE | VALORE (euro) |
BOLLO CONTI CORRENTI | 1° gennaio 2012 | 152 milioni |
BOLLO TITOLI | 1° gennaio 2012 | 1.071 milioni |
SCOPERTO | 1° gennaio 2012 | 0 |
GARANZIA BANCARIE | 1° gennaio 2012 | 0 |
ADESSO, LA CRESCITA – Rigore, equità e crescita erano gli aggettivi utilizzati per descrivere le misure da introdurre: il rigore della manovra è evidente, l’equità è stata in parte accantonata e la crescita sarà il nodo cruciale della cosiddetta “fase 2”.
- Criticare le misure introdotte facendo leva sui costi che questa manovra avrà per le “tasche” degli italiani è un compito indubbiamente agevole ma, crediamo, inutile ed incocludente in un periodo come questo. Doveva essere una manovra d’emergenza e così è stata.
- Nonostante le classiche ed inevitabili diatribe tra i diversi schieramenti politici, la fiducia a Monti da parte dei principali partiti, seppur con tutta l’insofferenza possibile, non è mai mancata ed anzi, come ha dichiarato lo stesso premier “E’ più ampia di quanto gli stessi partiti dicano”.
- La rivoluzione del sistema pensionistico, la riforma del fisco, della casa, dei risparmi e dell’evasione dovranno però essere necessariamente accompagnate da un’altra manovra, altrettanto straordinaria ed urgente, volta a promuovere le misure per una crescita del sistema Italia.
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Matteo Torti