La Polizia di Stato, alle ore 18 di venerdì 31 agosto 2018, ha sottoposto a fermo di P.G. un cittadino albanese di 26 anni, in quanto gravemente indiziato di svariati furti commessi nel capoluogo e in provincia negli scorsi mesi estivi. Lo stesso è stato arrestato ex art. 13 co. 13 d. lgs. 286/1998, perché rientrato nel territorio nazionale senza speciale autorizzazione, a seguito di un provvedimento di espulsione emesso nel 2016.
Il personale del Commissariato Greco – Turro, a seguito di accertamenti svolti su alcune autovetture notate in situazioni sospette, ha proceduto in viale Sarca al controllo del cittadino suddetto. In particolare, all’interno del domicilio in viale Sarca e di un box a lui in uso ubicato in viale Sondrio, sono stati rinvenuti 4000 euro in contanti, nonché numerosi oggetti di valore: valuta estera, orologi di marca, quadri antichi e d’autore, argenteria (tra cui un calice in argento cesellato), gioielli in oro e pietre preziose.
Alcuni oggetti sono di provenienza illecita e a seguito di accertamenti esperiti sono risultati essere provento di svariati furti in appartamento, come da relative denunce sporte in data 28 luglio, 26 e 31 agosto, rispettivamente relative a 2 appartamenti di viale Fulvio Testi e ad una chiesa in provincia di Bergamo.
Le parti offese sono state invitate in Commissariato per la restituzione di parte della refurtiva, mentre per i restanti oggetti sono in corso accertamenti tesi all’individuazione dei legittimi proprietari.
Il cittadino 26enne, nonostante la sua posizione irregolare sul territorio nazionale, risulta pienamente inserito nel circuito cittadino, frequentando palestre, università e circoli ricreativi e fregiandosi di una laurea in economia politica, di un master e di una specializzazione conseguiti presso l’università Bocconi di Milano.