Maltrattamenti in famiglia via Picchi Milano, picchiava regolarmente moglie e figlia. I contatti per chiedere aiuto
Lo hanno arrestato in casa sua, in via Picchi, con l’accusa di maltrattamenti in famiglia, al termine di una delle tante liti scoppiate con la propria moglie. Si tratta di un romeno di 38 anni che, ormai abitualmente – come raccontato dagli inquirenti – sfogava la propria frustrazione malmenando la povera donna di cinque anni più giovane. A farne le spese, in molti casi, anche l’incolpevole figlia 16enne.
PAROLE GROSSE E MINACCE – L’ultimo episodio di violenza, secondo quanto riportato dalle forze dell’ordine, ha avuto luogo nella giornata di martedì 21 ottobre. Ad allertare la Polizia è stata la stessa vittima, connazionale del marito.
– La coppia, attorno alle 20, aveva avuto l’ennesimo violento alterco. Questa volta era scoppiato addirittura all’interno di un supermercato. Parole grosse che, come spesso accadeva, erano volate per un nonnulla e che, in breve tempo, si erano tramutate in schiaffi e strattoni.
IL CORAGGIO DI DENUNCIARE – Una volta rientrata nella propria abitazione, però, la povera 33enne, immaginando un’ulteriore dose di botte che avrebbe finito col coinvolgere anche sua figlia, ha preso il coraggio a due mani ed ha richiesto l’intervento delle polizia.
– Quando le divise sono arrivate sul posto l’uomo è stato prontamente arrestato. La romena ha raccontato ai suoi soccorritori che le violenze si perpetuavano ormai da parecchio tempo, ma che per paura di ulteriori ritorsioni, non aveva mai trovato la forza di denunciare il suo aguzzino.
BULBARELLI: “ATTI DA PUNIRE CON L’ERGASTOLO” – “Sei un criminale. Un uomo violento che non merita alcuna attenuante e come tale vai punito con il massimo della pena, con il carcere a vita”. Sono queste le parole a caldo usate dall’assessore regionale alla Casa, Housing sociale e Pari opportunità, Paola Bulbarelli, a commento della notizia. Parole che l’assessore ha riservato non solo al violento romeno ma anche “a chiunque commetta simili crimini contro le donne”.
“In questi giorni – continua Bulbarelli – stiamo assistendo a una escalation terrificante di episodi di questo tipo. Prima l’omicidio di Sonia Trimboli da parte del fidanzato, poi lo stupro di una giovane ragazza da parte di un extracomunitario e oggi questo arresto. (…) È ora di dire basta a tanta violenza – conclude Bulbarelli – e di finirla di cercare di giustificare certi atti definendoli semplici `raptus´ o `momenti di follia. Si tratta di veri e propri crimini da punire con l’ergastolo, senza sconti di pena”.
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S.P.