Borseggiatrice via Montenapoleone Milano, in attesa di Expo il centro città precipita nel crimine
E’ successo in via Montenapoleone, cuore di una città ancora sotto shock per la rapina durante la quale è stato ucciso il titolare della storica gioielleria Veronesi, in via dell’Orso.
Purtroppo, l’episodio è stato solo la punta di un iceberg costituito da dati che non lasciano adito a dubbi, come le rapine in negozio aumentate, nel 2012, del 23% rispetto all’anno precedente.
In tutto ciò il Sindaco Pisapia e il suo assessore alla Sicurezza, Marco Granelli, invece di ammettere l’emergenza sicurezza in cui si è ritrovata Milano a due anni dall’insediamento della giunta arancione, pur stigmatizzando gli atti criminali in se stessi, si rifiutano di ammettere l’evidenza. E i crimini, più che mai continuano.
Solo di qualche giorno fa, infatti, l’ennesimo borseggio avvenuto nella via d’oro dello shopping meneghino.
In questo caso, una donna bosniaca ha avvicinato una turista russa e, con abile gesto, le ha sottratto il portafogli.
Fortunatamente, questa volta, mentre i Vigili di Quartiere sono più che mai inesistenti e, i negozianti di via Montenapoleone, esasperati, hanno pagato di tasca propria un servizio di vigilanza privata attivo giorno e notte, la ladra è stata bloccata dall’intervento di una pattuglia del Commissariato “Centro”.
La criminalità, quindi, non solo esaspera i commercianti che, a seguito della tragica rapina in via dell’Orso, hanno sbottato: Se occorre, ci armeremo fino ai denti. Siamo stanchi di avere paura. La pistola in negozio? Ben venga. E se ci sarà un morto? Se è un malvivente che sta cercando di rapinarci, meglio lui che noi!».
Un danno gravissimo, infatti, è inflitto anche all’immagine della stessa città dove, tra due anni, dovrebbero sopraggiungere milioni di turisti da tutto il mondo, in occasione di Expo.
Del resto, pienamente esplicativa la polemica scoppiata quando, solo un mese fa, il Console Usa a Milano ha esortato i propri concittadini qui residenti ad osservare massima attenzione, in quanto la nostra città non è sicura.
La reazione di Palazzo Marino era stata sempre la stessa: mostrarsi profondamente indignati e, ovviamente, negare.
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Di Redazione