Arrestato spacciatore parco Sempione, aveva soli 16 anni con altri 4 fermi e un furto aggravato alle spalle
Un nuovo pusher è finito in manette al parco Sempione grazie all’intervento della Polizia Locale, allertata dai sistemi di controllo della videosorveglianza.
Si tratta di un marocchino di soli 16 anni, accusato di spaccio di sostanze stupefacenti, presumibilmente hashish, fermato già 4 volte e con un precedente per furto aggravato.
Il ragazzo, che è entrato irregolarmente nel nostro Paese 8 anni fa e parla perfettamente italiano, è senza fissa dimora e nullafacente.
Dopo l’arresto è stato accompagnato al carcere minorile Cesare Beccaria.
L’acquirente, un italiano di 38 anni dirottato al pusher marocchino da un tunisino, è stato multato per 450 euro in base all’ordinanza che vieta l’acquisto e il consumo di sostanze stupefacenti.
“Solo settimana scorsa – spiega il vice Sindaco e assessore alla Sicurezza Riccardo De Corato – sempre grazie ai vigili al parco Sempione è finito in manette un altro pusher clandestino fermato 35 volte di cui 11 per spaccio. Ciò dimostra – sottolinea De Corato, – che i controlli degli agenti, supportati da 44 telecamere installate in quest’area verde, sono costanti e proficui e mirano a difendere la sicurezza e il decoro della zona.
“Da inizio anno, – ricirda il vicesindaco, – è il 37esimo pusher fermato dai vigili e la 53esima operazione a contrasto del traffico di stupefacenti. E a Milano salgono a 485 i clandestini fermati da inizio anno dalla Polizia Locale, mentre sono 401 le sanzioni da 450 euro comminate nei primi sette mesi dell’anno per consumo e acquisto di droga”
“Che vi siano spacciatori minorenni che assurgono a boss dei quartieri – sottolinea inoltre De Corato, – deve far riflettere, perché questi minori entrano in Italia irregolarmente, spesso portati da organizzazioni criminali cui poi dovranno rendere conto.
“Vivono orfani in città e come macchine devono produrre guadagni e, non è un caso, – conclude il vicesindaco, – che il 66% degli stranieri detenuti al Beccaria siano stranieri. Un altro aspetto orribile della tratta dei clandestini”.
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Di Redazione