Borse false e giubbotti contraffatti, sequestro in appartamento via Rembrant
Il Nucleo operativo della Polizia Locale, a seguito di perquisizione domiciliare, ha sequestrato in un appartamento di via Rembrandt di proprietà di un trentenne senegalese con regolare contratto di affitto, 38 articoli contraffatti del valore (di vendita abusiva) di circa 6.000 euro.
Si tratta, in particolare, di 14 borse Louis Vuitton e 20 giubbotti Moncler tutti con griffe falsa.
Insieme all’extracomunitario, indagato per ricettazione e contraffazione, c’erano altri due senegalesi della medesima età, che sono stati a loro volta denunciati.
“Questi soggetti – spiega il vicesindaco e assessore alla Sicurezza Riccardo De Corato – li troviamo a vendere merce falsa al Castello o a Brera. Ma rappresentano solo il terminale, perché la produzione, immensa, come sospetta la Polizia Locale, avviene nella Chinatown di Prato, dove si smista la merce all’interno di depositi nascosti soprattutto tra Bergamo e Brescia, dove poi si riforniscono i nordafricani“.
“Uno di questi enormi depositi – precisa De Corato – è stato scovato proprio dalla Polizia Locale di Milano a fine aprile, in via Stephenson. Un capannone abusivo utilizzato come centrale di stoccaggio della merce contraffatta per diversi esercenti del quartiere Sarpi che poi rifornivano i senegalesi. Il capannone, di proprietà di un italiano ed esteso su una superficie di circa 3000 metri quadri, era stato affittato a un cinese, che a sua volta l’aveva subaffitato a connazionali. E la merce stipata, poi sequestrata, era di ben 7 milioni di articoli“.
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