Cronaca

Sicurezza Milano, richiesta eliminazione dei pattugliamenti misti, del Nucleo controllo sui mezzi pubblici e risposte ai centri sociali, ecco cosa succederà a Milano e cosa è stato garantito

La polemica sulla questione “sicurezza” si infuoca a Milano, dove la nuova Giunta si trova a prendere le prime decisioni concrete. Vediamo nel dettaglio gli argomenti più scottanti

 

 

 

 

IL NUOVO ASSESSORE ALLA SICUREZZA: ESEGUITI SGOMBERI ROM PER EVITARE DISAGIO A RESIDENTI

  • Chiara la posizione del nuovo assessore alla Sicurezza, Coesione sociale, Volontariato e Protezione civile, Marco Granelli: “La nostra città ha molti spazi semi abbandonati che spesso diventano luoghi per insediamenti abusivi ha detto. E ha aggiunto: “La Polizia locale, spesso su segnalazione dei  cittadini e dei Consigli di Zona, individua situazioni critiche di occupazioni irregolari. L’obiettivo è intervenire celermente per impedire che questi luoghi diventino insediamenti abusivi stabili, con situazioni di disagio per le persone che ci vivono e per i cittadini”.
  • Coerentemente con quanto dichiarato, è sempre Granelli che comunica che negli ultimi giorni la Polizia locale ha svolto 6 interventi di sgombero presso altrettante zone della città occupate abusivamente da vari gruppi rom.

 

LA RICHIESTA DI MAZZALI, CONSIGLIERE SEL: ELIMINIAMO I PATTUGLIAMENTI DELL’OPERAZIONE ‘STRADE SICURE’  E IL NUCLEO TUTELA TRASPORTO PUBBLICO DELLA POLIZIA LOCALE –

  • Decisamente più problematica, invece, la richiesta rivolta alla Giunta dal consigliere comunale di Sel (Sinistra Ecologia e Libertà) Mirko Mazzali.
  • Mazzali infatti, (nel suo sito è lui stesso a scrivere una breve autobiografia dove si presenta spiegando “Dagli anni 90 sono stato, insieme ad altri colleghi, l’Avvocato di molti appartenenti ai centri sociali milanesi”), ha chiesto la cancellazione dell’operazione ‘Strade Sicure’
  • «Milano non è Beirut e non ha bisogno di militari nelle strade”, ha affermato Mazzali chiedendo al sindaco Pisapia di avviare un’interlocuzione con il ministero della Difesa per un progressivo disimpegno dei militari.
  • Mazzali ha inoltre chiesto anche di sollevare i vigili dai compiti di pubblica sicurezza, partendo dall’abolizione del Nucleo Tutela Trasposto Pubblico della Polizia Locale, istituito per mantenere la sicurezza sui mezzi pubblici in caso di molestie e soprusi e atti delinquenziali svolti ai danni dei passeggeri.

 

CHE COS’E’ L’OPERAZIONE ‘STRADE SICURE’? HA PORTATO DEI RISULTATI?

  • L’operazione Strade Sicure è un progetto nato nell’agosto del 2008, creato dal ministro della Difesa Ignazio La Russa e dal ministro della Giustizia Roberto Maroni.
  • In base a tale progetto, sono stati istituiti nei quartieri ‘a rischio’ di Milano pattugliamenti dinamici misti, di militari e forze dell’ordine.
  • E’ stata la Questura di Milano a certificare ufficialmente che “nelle vie pattugliate dall’esercito e presidiate per obiettivi sensibili, i reati si sono ridotti del 40% e, il servizio ‘Strade sicure’, ha contribuito alla diminuzione, su tutta Milano, del 48% dei reati nel biennio 2008-2010.
  • Alla linea voluta da Mazzali, il sottosegretario alla Difesa Guido Corsetto ha risposto: «Se da Milano ci dicono che non hanno più bisogno dei nostri militari, saremo ben contenti, coordinandoci con il ministero degli Interni e con altri sindaci, di trasferirli in altre zone dove la loro presenza è considerata importante».

 

CHE COS’E’IL NUCLEO TUTELA TRASPORTO PUBBLICO DELLA POLIZIA LOCALE? HA PORTATO PIU’ SICUREZZA OPPURE NO? –

  • Questo speciale nucleo della Polizia locale esiste da circa 10 anni, e il suo scopo è eseguire controlli a bordo dei mezzi pubblici.
  • Tra le attività degli agenti rientrano il contrasto all’illegalità, ai clandestini, al degrado, alle molestie e agli scippi.
  • Per i risultati conseguiti, due anni fa il Nucleo è stato insignito dell’Ambrogino d’oro e, solo nel 2010, gli agenti del Nucleo Tutela Trasporto Pubblico hanno controllato 5.609 linee di superficie e metropolitane, 140 parcheggi di corrispondenza e 14.519 persone, eseguendo 1.007 denunce, 77 arresti e 2.374 sequestri di merci illegali.

 

LA QUESTIONE DEI CENTRI SOCIALI: L’INCONTRO TRA LE PARTI – Martedì sera gli autonomi del collettivo Corsari e Zam hanno organizzato un incontro con gli intermediari tra centri sociali e giunta Pisapia.

  • Per l’Amministrazione erano presenti Paolo Limonta (coordinatore Comitati per Pisapia), Luciano Muhlbauer (ex consigliere regionale di Rifondazione ora nel Comitati per Pisapia), e ancora Mirko Mazzali, come già detto storico avvocato dei centro sociali e ora consigliere comunale di Sel.

 

LE RICHIESTE DEGLI ANTAGONISTI – I centri sociali, rappresentati da “Franz” dei Corsari, hanno esposto con molta chiarezza quanto vogliono dalla nuova Giunta:

  • «Primo punto: Non voglio più gli sgomberi nella altre città. Penso a Roma e Bologna, dove le amministrazioni hanno erogato contributi di 800mila euro agli autonomi per realizzare centri sociali. Non si tratta di regalìe, ma di rendersi conto che i centri sociali vanno fatti.
  • “Secondo punto: non vogliamo mai più vedere o sentire di patrocini e contributi a centri sociali e circoli di estrema destra.
  • “Terzo punto: mai più vigili a sgomberare i campi rom. Voglio i soldi per il sociale; tagliare le auto blu non basta: bisogna dire dove verranno dirottati quei fondi.

 

L’AVVERTIMENTO PER LA NUOVA SQUADRA COMUNALE – “Noi continueremo a tenere alta la guardia” ha sottolineato il portavoce del centro sociale “perché non permetteremo che l’amministrazione si distragga e parta per la tangente. Noi andremo avanti con la lotta».

 

LA RISPOSTA DI PAOLO LIMONTA: SPAZI COMUNALI IN ASSEGNAZIONE AI CONTRI SOCIALI E BASTA SGOMBERI ESEGUITI DAI VIGILI, DA ‘RIMETTERE A DIRIGERE IL TRAFFICO’ –  Al termine dello scambio di opinioni, i centri sociali sono riusciti a strappare due risposte chiare a Paolo Limonta, che ha detto:

  • «Abbiamo già iniziato a fare un monitoraggio degli spazi comunali liberi da assegnare a associazioni, movimenti, circoli attivi nei quartieri: vogliamo restituire alla cittadinanza spazi sociali comuni e di partecipazione.
  • “Due: sicurezza non significa più forze dell’ordine in strada, ma vuol dire accendere le luci e i presidi sociali nei quartieri. Vogliamo diminuire le forze dell’ordine in strada, rimettere i vigili a dirigere il traffico e non a fare gli sgomberi».

 

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Di Redazione

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