Cronaca

Incontro Area C Milano zona 7 con Maran e Benelli… e arriva la Banda Bassotti

Si è svolto in Zona 7 il terzo degli incontri organizzati dal Comune per confrontarsi con i cittadini sull’imminente varo del provvedimento Area C, al via da lunedì 16 gennaio 2012.

 

MLANO: COME LONDRA O COME PAPEROPOLI? – Sono le 18,05 circa quando nella sala consiliare di via Anselmo da Baggio 55 fa irruzione una manciata di giovani rappresentanti dell’opposizione, aderiti alla Giovane Italia del Pdl: alcuni sono interamente vestiti da Banda Bassotti, altri indossano bende-cartoon in volto,  megafono e volantini alla mano.

  • Si scatena il caos: i tre “Bassotti”, invece di avere i numeri di serie impressi sulle casacche rosse, recano sul petto i nomi più famosi del momento: Pisapia, Maran e Tabacci.
  • I ragazzi sfilano per la sala consiliare declamando al megafono tutti gli aumenti e le tasse introdotte dalla nuova giunta e, nel mentre,  mettono tra le mani del pubblico attonito volantini chiarificatori: “Dopo l’aumento del 50% del biglietto ATM e l’introduzione dell’addizionale IRPEF… ecco la Tassa C, a 5 euro al giorno! E la rapina continua….”
  • Il blitz, chiaramente provocatorio ma da ricondurre ad una performance del tutto inoffensiva e dall’animo pittorescamente goliardico, esaurisce la sua forza tragicomica in pochi minuti, cedendo purtroppo il passo ad una reazione da rissa da stadio.
  • I ragazzi vengono affrontati da numerosi dissidenti della maggioranza, si scatenano urla, volano spintoni; mentre i giovani vengono presi a parolacce, qualcuno grida loro: “Dammi il megafono o ti strappo la benda”, qualcun altro prosegue con gli insulti, la sala sembra trasformarsi in un ring.
  • Nel parapiglia accorrono addirittura alcuni agenti della Polizia locale: si mettono di mezzo per separare i litiganti, ma sono necessari alcuni minuti per riuscire ad allontanare le controparti.
  • Gli animi, lentamente, si placano: i tre  “Bassotti” – Andrea de Cillis, Carlo Rossano ed Eros Bonadies – privati delle loro armi letali (megafono, volantini e benda sugli occhi), si siedono tra le fila della sala ed ivi rimangono per assistere, con silenzio ed educazione, all’inizio dell’incontro. Tra i presenti qualcuno, sorride, qualcun altro si indigna;
  • in breve torna a ristabilirsi la normalità, tranne per il fatto che due agenti della Polizia locale rimangono a presidiare l’aula: forse i Bassotti potrebbero avere un asso nella manica?
  • “Questa sera in Zona 7 abbiamo cercato di mettere a loro agio gli Assessori Maran e Benelli accogliendoli vestiti da Banda Bassotti” spiega poi Marco Bestetti, Coordinatore cittadino della Giovane Italia di Milano e Consigliere PDL di Zona 7. “Del resto – aggiunge – sono venuti a spiegarci proprio l’ennesima rapina fatta dalla Banda Bassotti Pisapia-Maran-Tabacci a danno dei milanesi”.“Ad ogni modo, non credono nemmeno loro alla finta battaglia ecologista con la quale difendono la Tassa C – prosegue il giovane consigliere – perché proprio qui al Consiglio di Zona 7 tutti i Consiglieri della sinistra si riempiono la bocca di belle parole sull’aria pulita, la città più verde e l’aumento delle biciclette, salvo poi arrivare sempre ai Consigli di Zona e alle Commissioni a bordo di macchine inquinanti, spesso anche di notevoli dimensioni. Parafrasando un noto aforisma – conclude Bestetti –sono tutti bravi a far gli ecologisti con le biciclette degli altri”.

 

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L’INIZIO DELL’ASSEMBLEA: PAROLA AL CONSIGLIERE TELLINI E AGLI ASSESSORI MARAN E BENELLI – A seguito di una fiorita introduzione al provvedimento pronunciata dal presidente del consiglio di Zona 7, Fabrizio Tellini (IDV), è l’assessore alla Viabilità, Pier Francesco Maran (PD), a proseguire nella descrizione autocelebrativa sui molteplici e gloriosi vantaggi che porterà Area C per tutti i milanesi.

 

VOGLIAMO DIMINUIRE IL TRAFFICO, NON IL PM10 – In primis, ad esempio, Maran si riferisce alla ferma volontà di ridurre il traffico nella Cerchia del 20%.

  • Rispetto al PM10, invece, l’assessore spiega: “Intervenire sugli 8 chilometri quadrati di Area C non permetterà di eliminare le polveri sottili. Se si vedono i dati di Milano e quelli delle zone della bergamasca, infatti, sono quasi uguali”.
  • “Ovvio, – sottolinea qualcuno dei presenti – l’aria non segue mica i confini della Cerchia!”

 

LE MIGLIORIE DA APPORTARE AL PROVVEDIMENTO GRAZIE ALLE OSSERVAZIONI DEI CITTADINI – A seguito della doverosa parentesi sul potenziamento dei mezzi di ATM, Maran si avvia a concludere e si sofferma sulla grande volontà del Comune di essere aperto al dialogo con i cittadini, ai suggerimenti intelligenti, alle problematiche non ancora notate ma meritorie di attenzione.

  • Il 31enne assessore appare inoltre evidentemente tranquillizzato dal non trovarsi di fronte a centinaia di cittadini inferociti come accaduto al primo incontro della serie di appuntamenti, lo scorso lunedì, al CAM di corso Garibaldi, dove i residenti di Zona 1 hanno dato il via ad una vera e propria sommossa popolare al grido “Non vogliamo pagare una tassa per tornare nelle nostre case!” (per tutti i dettagli CLICCA QUI).
  • Un piccolo riferimento all’episodio, comunque, c’è: “Area C è una sperimentazione e vogliamo migliorare – garantisce Maran. – Il rischio, però, è che le deroghe affoghino i risultati. Miglioreremo le distorsioni, ma non possiamo stravolgere il provvedimento”.
  • Decisamente più radicale, in questo senso, la dichiarazione rilasciata proprio oggi dal capogruppo del PD in consiglio comunale, Carmela Rozza: “Nessun abbonamento o agevolazione ai residenti nell’area C. Basta con i piagnistei dei radical chic del centro!” Sempre secondo la consigliera, inoltre: “I cittadini dell’area C stanno bene così, sono quelli che dal pedaggio godranno diversi benefici a differenza degli altri cittadini milanesi: sul piano abitativo, di rivalutazione degli immobili, di qualita’ dell’aria, vivranno in una zona decongestionata e hanno gia’ piu’ mezzi pubblici. Non possono pretendere di avere tutti i vantaggi mentre gli altri pagano e hanno tutti gli svantaggi”.
  • A seguito di un intervento dell’assessore all’Area metropolitana, Decentramento, municipalità e Servizi civici, Daniela Benelli, iniziano poi gli interventi dei cittadini.

 

I CITTADINI: LE MOTIVAZIONI DEI Sì E QUELLE DEL NO – Come accaduto anche durante gli altri incontri, in zona 5 con l’assessore Franco D’Alfonso e in Zona 6 con il vicesindaco Maria Grazia Guida, i cittadini si susseguono quindi nell’esposizione di opinioni eterogenee ma tutte riconducibili a:

AREA C, Sì:

  • si avrà una città più vivibile per tutti;
  • ci saranno meno problemi respiratori;
  • faremo del bene ai nostri figli e ai nostri nipoti;
  • elimineremo l’inquinamenti che porta il tumore;
  • i provvedimenti che migliorano la città sono positivi;
  • i cittadini hanno votato un referendum;
  • a Milano ci sono troppe persone che usano l’auto per qualsiasi cosa;
  • a Londra ha funzionato!
  • Area C non è una gabella, ma un’opportunità per avere una nuova mobilità.

AREA C, NO:

  • In un’intervista pre-elettorale, davanti alle telecamere era stato chiesto a Pisapia: “Quale provvedimento vorrebbe cancellare per la città?” E lui aveva risposto: “Ecopass!”. E infatti l’ha cancellato: gli ha cambiato il nome e l’ha peggiorato;
  • mancano le strutture, ATM non è in grado di affrontare l’aumento dei passeggeri che lasceranno a casa l’auto in favore dei mezzi pubblici;
  • Milano non è Londra, dove le linee di trasporto pubblico sono 20 e i mezzi arrivano ogni 90 secondi;
  • attendiamo il tram anche per mezzora;
  • prima si danno i servizi e dopo si fanno pagare i cittadini;
  • andrà a finire che si incentiverà a comprare le moto;
  • sui mezzi pubblici si fanno brutte esperienze;
  • al referendum si è votato su Ecopass, non su una congestion charge che avrebbe fatto pagare anche ci ha investito acquistando veicoli eco-sostenibili;
  • si penalizza chi ha acquistato un mezzo ibrido;
  • il referendum rappresenta solo il 38% dei milanesi che hanno votato Sì, e per loro si sta massacrando l’intera cittadinanza;
  • come si fa a costringere i genitori a portare in autobus i bambini con 10 chili di zaino sulle spalle?
  • Può spiegarmi, l’assessore, come può una donna che lavora in un ristorante o in un locale nella Cerchia, recarsi al lavoro con i mezzi e poi tornare a casa all’una o alle due del mattino con la metropolitana, in autobus o in tram? Lei, assessore, vorrebbe che sua moglie lo facesse?
  • Non è giusto che tutti paghino lo stesso prezzo;
  • È assurdo discriminare così i residenti che dovranno pagare per tornare a casa propria;
  • Si creerà un traffico insostenibile nelle zone limitrofe alla Cerchia, dove si accalcheranno le auto aumentando non solo dell’inquinamento prodotto, ma anche a discapito dei parcheggi per i residenti;
  • Chi è ricco e potrà continuare a pagare la gabella, lo farà. Gli altri invece rimarranno fuori;
  • Chi dovrà recarsi negli ospedali dentro la cerchia per sottoporsi ad esami clinici sarà costretto pure a pagare;
  • Per chi lavora nella Cerchia il 10% dello stipendio e un’intera mensilità andrà a pagare l’Area C;
  • Perché ci si incontra a parlare ora, quando il provvedimento è già stato fatto? I cittadini dovevate sentirli prima!
  • Oltre ai commercianti, esistono anche categorie di professionisti che verranno seriamente danneggiate, come i medici che dovranno pagare per andare a visitare i propri pazienti.

 

LA CONCLUSIONE DI MARAN – A seguito di 3 ore e circa 27 interventi tra cittadini e consiglieri, la parola torna al giovane Maran, che ribadisce quanto grazie ad Area C Milano diventerà più bella e più vivibile. Dalle fila qualcuno chiede “Assessore, lei qui ci è venuto in macchina?”. Sorridendo, Maran risponde: “Non sono mica fesso.” E, visibilmente soddisfatto, conclude:

  • “Sono molto contento della partecipazione dei cittadini e di tutte le osservazioni che avete fatto. Io, il sindaco Pisapia e questa giunta ci tenevamo a fare un giro in tutte le zone. Le cose che avete detto sono molto interessanti e, nei confronti di questo nuovo progetto, sono molto contento di non aver sentito critiche strutturali”.

 

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Di Redazione

 

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