Autovelox Milano – Meda, ricorso, rilevazioni di velocità, procedimenti e foto
L’ABBASSAMENTO DEI LIMITI DI VELOCITA’– Al rientro delle ferie si è potuto constatare come su una importante arteria stradale di livello sovracomunale come la Milano – Meda, i limiti di velocità siano stati abbassati dagli originari 110 Km/h agli attuali 70 Km/h mantenendo, però, il limite massimo di 90 Km/h in corrispondenza delle curve di Paderno Dugnano e Meda.
LE POLEMICHE –
- Molte polemiche sono nate dopo che i comuni di Bovisio Masciago e Varedo hanno deciso di utilizzare le proprie postazioni autovelox mobili a seguito dell’installazione della nuova cartellonistica lungo i rettilinei, creando paure e preoccupazioni soprattutto negli automobilisti con il “piede pesante”. In questo senso, sarebbero state sollevate, come ormai già risaputo, circa un migliaio di contravvenzioni in soli tre giorni di attività delle due Amministrazioni lungo la superstrada.
- La principale preoccupazione degli automobilisti è rivolta, a questo punto, alla confusione che è nata sul posizionamento di tali dispositivi autovelox. Dalla stampa locale e dai contributi raccolti in rete, la maggior parte dei conducenti ritene che i dispositivi incriminati siano quelli posizionati in più punti sotto i cavalcavia della superstrada già a partire da Cormano, adducendo anche alla mancanza di cartellonistica adeguata di segnalazione.
- La paura degli automobilisti è poi rivolta al dubbio che le Amministrazioni, approfittando dei nuovi limiti così ristretti, possano utilizzare le proprie attrezzature di rilevazione della velocità per “fare cassa”, timori indubbiamente motivati quando sulla stampa nazionale si leggono articoli sullo stato di salute finanziaria degli enti locali.
COME VENGONO SVOLTE LE RILEVAZIONI DELLA VELOCITA’– Bisogna sfatare ogni tipo di dubbio sulla strumentazione utilizzata dalle Amministrazioni locali sul predetto asse viario. A tale riguardo viene in aiuto la trasparenza del Comune di Bovisio Masciago Masciago (altrettanto non possiamo dirlo per quello di Varedo, che ad oggi non ha pubblicato nessun contributo sul sito), che sul proprio sito istituzionale ha pubblicato, oltre le motivazioni che hanno giustificato l’operato sulla Milano – Meda, due fotografie documentanti come vengono svolte le rilevazioni. Grazie alle fotografie pubblicate (e qui allegate) è stato possibile ricostruire la “scena del delitto” molto facilmente, grazie al portale Google Maps, dove, individuando sulla cartografia aerea i punti esatti dove sono stati collocati rispettivamente il cartello di presegnalazione e l’autovelox mobile, è stato possibile ricavare con buona precisione la distanza tra i due oggetti che, lo ricordiamo, sono indispensabili per poter validare ogni tipo di controllo delle infrazioni. Infatti:
- In una prima fotografia viene presentato il cartello di presegnalazione utilizzato per avvisare gli automobilisti circa la presenza dell’autovelox lungo il tratto di percorrenza.
- Nella seconda fotografia, invece, viene rappresentato il veicolo utilizzato e dotato di impianto di rilevamento montato all’interno dell’abitacolo.
ELEMENTI CHE POTREBBERO SERVIRE PER CONTESTARE LE EVENTUALI CONTRAVVENZIONI**–
- La distanza rilevata è soltanto di circa 180 metri lineari: molto al di sotto della distanza minima prevista che è pari a 250 metri (vedere immagine allegata) come previsto per le autostrade e le strade extraurbane principali. Si sottoline, inoltre, che la circolare del Ministero dell’Interno del 3 agosto 2007 impone la segnalazione della presenza di una eventuale apparecchiatura di rilevamento almeno 400 metri prima del punto in cui l’apparecchio è posizionato. Questo è un primo elemento che potrebbe rendere contestabili le contravvenzioni.
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- Il secondo elemento è costituito dal colore del cartello di presegnalazione: nel caso in esame è stata utilizzata cartellonistica non idonea, a sfondo bianco con scritte nere, utilizzabile esclusivamente nel centro urbano. La cartellonistica corretta dovrebbe essere blu con caratteri bianchi. Infatti precisiamo che:
- nelle strade di livello urbano la cartellonistica corretta è a sfondo bianco con scritte nere (in effetti, se fossimo in un centro abitato tale cartello di presegnalazione sarebbe corretto);
- nelle strade statali la cartellonistica idonea è a sfondo blu con caratteri bianchi;
- nelle autostrade la cartellonistica – come quella che avvisa della presenza dei tutor – deve essere a sfondo verde.
- Terzo elemento è il posizionamento del cartello di presegnalazione: a lato carreggiata ad una quota compresa fra il terreno ed un metro di altezza. La Milano – Meda, infatti, presenta due corsie per ciascun senso di marcia. L’automobilista che malauguratamente si trovasse in sorpasso di una serie di mezzi – anche solo autovetture o furgoni – non avrebbe la possibilità di poter vedere con chiarezza il cartello di presegnalazione così posizionato. Appare evidente come in una strada a più corsie il cartello di presegnalazione dovrebbe essere collocato in alto – ad esempio su un cavalcavia – e coprire entrambe le corsie in modo chiaro, anche alla luce del fatto che attualmente sulla prima corsia si concentrano in fila tutti i mezzi che intendono procedere nel rispetto dei nuovi limiti dei 70 Km/h, non lasciando spazi fra un veicolo ed il seguente/precedente.
- Quarto elemento è la grandezza del carattere dei cartelli di presegnalazione: la grandezza del carattere deve essere proporzionale alla velocità di percorrenza dei veicoli, al pari della grandezza dei caratteri della cartellonistica che indica località, direzioni, uscite, entrate, ecc.
- Un ultimo elemento è costituito dai dubbi sollevati in rete, ad opera di molti automobilisti, circa la possibilità che il cartello di presegnalazione montato a Cormano possa valere anche, ad esempio, all’altezza di Paderno Dugnano. Ciò non è possibile, semplicemente perché tra il cartello e l’autovelox non devono esserci immissioni di pubbliche vie sul tratto di asse compreso fra i due elementi.
AUTOVELOX DEL COMUNE DI SEVESO – Oltre ai comuni di Bovisio Masciago e Varedo, anche il Comune di Seveso ha la disponibilità di un autovelox mobile che per certo è stato utilizzato nel mese di luglio scorso per rilevazioni sulla Milano – Meda. E’ stata verificata la dotazione della cartellonistica in loro possesso – anche qui grazie alla gentilezza e trasparenza dell’Amministrazione – e, ad oggi, anche loro stanno operando con un cartello rettangolare verticale a sfondo bianco montato su cavalletto recante testo e simbologia – non conforme per colore se utilizzato sulla Milano – Meda – . Alla luce di ciò non è da escludere che, nel corso del mese di settembre, anche loro possano effettuare delle “giornate di rilevazione” lungo la superstrada. Si spera con un cartello regolamentare e ben visibile su entrambe le corsie.
**tali elementi costituiscono solo degli spunti teorici, e non vogliono in alcun modo essere metodi garantiti per vincere un ricorso
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Alfredo Bonfanti