Itinerari sul Lago di Garda parte seconda, dai Castelli Scaligeri, ai vivaci borghi, passando per Sirmione, le terme, ristoranti e magia
La settimana scorsa, nella prima puntata del nostro itinerario sul Garda, ci eravamo lasciati facendo capolino in terra trentina. Da qui riprendiamo, alla scoperta di queste magiche terre di sole, acqua e meraviglie.
Arriviamo così a Riva del Garda, estremità settentrionale del Lago, contesa a lungo per la sua strategica posizione commerciale dai Veronesi Scaligeri, dai Milanesi Visconti, dai Serenissimi Veneziani e dagli Austriaci, italiana solo dal 1918. Proprio durante la dominazione asburgica Riva divenne un’importante stazione climatica, apprezzata dai grandi letterati dell’epoca, tra i quali ricordiamo Kafka e Stendhal. Politici e arciduchi preferivano la vicina Arco, poco più a nord e non adagiata sul Lago, ma altrettanto mite quanto a clima, come dimostrano ancora oggi i suoi parchi, ricchi di piante mediterranee quando non addirittura esotiche.
Lasciamo l’auto nei comodi parcheggi del Palazzo dei Congressi, attraversiamo gli ordinati giardini che costeggiano il Lago, giriamo intorno all’ampio fossato che circonda la Rocca del XII secolo, fortezza poi riadattata a caserma dagli Austriaci, al cui interno hanno trovato sede il Museo Civico e le sue collezioni di quadri e sculture.
Sempre costeggiando il Lago ammiriamo la medievale Torre Apponale, eretta come torre di avvistamento e difesa del primo porto, il quattrocentesco Municipio ed il trecentesco Palazzo Pretorio. Superiamo le storiche case con portici e ci addentriamo nelle strette e caratteristiche vie del borgo, percorriamo via Fiume, Piazza Erbe, Piazza Cavour, superiamo Porta San Michele ed arriviamo all’Inviolata, bella chiesa barocca a pianta ottagonale, voluta dai vescovi di Trento negli anni del loro dominio su Riva.
Riprendiamo la strada, questa volta scendendo lungo la sponda orientale, superiamo Torbole, oggi paradiso del windsurf, nel 1440 teatro della grande battaglia navale in cui Venezia sconfisse i Visconti, e dopo pochi chilometri un cartello ci avvisa che siamo in Veneto, la terza Regione che attraversiamo nel nostro giro del Garda.
Arrivati a Malcesine passeggiamo lungo la bella camminata che costeggia il Lago. Anche qui, piccole e pulite spiagge libere, ragazzi alle prese con le vele da kitesurf, panorami e scorci sulla costa bresciana. Ci godiamo il piccolo borgo di impronta medievale dominato dal Castello Scaligero, oggi sede del Museo di Storia naturale del Garda, e dal Palazzo dei Capitani.
Rinunciamo a malincuore alla salita in funivia sul Monte Baldo, da dove nei giorni limpidi si gode un impareggiabile vista sul Lago e sull’Adige, e continuiamo a costeggiare la Gardesano Orientale verso sud.
Dopo una ventina di chilometri sfiorando il Lago giungiamo a Torri del Benaco, l’antica Castrum Turrium romana, anch’essa dominata da un classico Castello Scaligero. Poco oltre, a Punta San Vigilio, lasciamo l’auto e percorriamo il sentiero curato dal WWF, ricco di incisioni rupestri, che porta alla cinquecentesca Villa Guarienti, uno dei punti più panoramici e suggestivi di tutto il Garda.
Ripresa la Statale, in pochi minuti entriamo a Garda, il cui borgo antico, anticipato da belle ville ottocentesche, è contraddistinto all’ingresso dalla Torre dell’Orologio, mentre altri palazzi cinquecenteschi si affacciano sull’elegante lungolago.
Attraversiamo poi Bardolino, rinomato centro del Garda Veronese, borgo che nell’Alto Medioevo faceva parte del patrimonio dei monaci veronesi di San Zeno (di cui rimane splendida testimonianza l’omonima Chiesa, tipico esempio carolingio-medievale, a croce latina), e Lazise, altra conosciuta località di villeggiatura, storica base della flotta scaligera e veneziana sul Lago, dominata dal Castello e caratterizzata da un particolare impianto urbanistico. Siamo nella zona dei grandi parchi divertimenti, Gardaland e Caneva, in grado di attirare ogni giorno migliaia di visitatori, provenienti tanto da hotel e campeggi della zona, quanto dalle grandi città della Pianura Padana.
Lasciati alle spalle ottovolanti e scivoli d’acqua, entriamo a Peschiera del Garda, nell’estremità meridionale del Lago, là dove il Mincio inizia il suo percorso verso Mantova. Storico castrum già in epoca romana, fortificata dai Veneziani e, nel Risorgimento, cardine del celebre Quadrilatero, Peschiera ha saputo coniugare la sua forte impronta militare, testimoniata ancor oggi dai numerosi edifici adibiti a caserme e comandi, con la sua attuale vocazione turistica.
Seguendo la costa meridionale rientriamo in territorio lombardo, e percorrendo una sottile penisola che si insinua nel Lago arriviamo a Sirmione, la perla del Garda.
Oggi importante centro turistico e termale, Sirmione era già famosa in epoca romana, come ci rivelano le odi del grande poeta latino, Catullo. Ampi parcheggi prima della Darsena permettono di godere appieno del borgo, interamente pedonalizzato, cui si accede attraverso la Rocca Scaligera, fortezza circondata dalle acque ed accessibile mediante un ponte levatoio.
Dopo un breve giro sulle mura ci infiliamo nei vivaci e colorati vicoli del centro, lungo i quali si aprono bellissimi scorci sul Lago, ed entriamo nella quattrocentesca Parrocchiale di Santa Maria Maggiore, cui si accede da un portico innalzato con antiche colonne (una di epoca romana), abbellita da antichi affreschi.
Lo stabilimento termale segna la fine dell’abitato, ed un ambiente ricco di ulivi e paesaggi ci introduce all’area archeologica delle Grotte di Catullo, le cui rive sono aperte alla balneazione, ove si trovano i resti di una grandiosa villa romana di periodo imperiale. Qui gli archeologi hanno portato alla luce un complesso residenziale davvero sorprendente: portici, piscine riscaldate, mosaici, affreschi, ambienti privati e di rappresentanza protesi a terrazzo sul Lago, tutto arricchito da statue, bronzi e preziose suppellettili.
Con questo tuffo nel lusso di epoca romana si chiude il nostro giro del Garda.
Un Lago che si presta tanto alla classica gita in giornata, quanto al week-end, quanto ad un periodo più o meno lungo di vacanza. Una destinazione adatta ad ogni budget, dagli hotel più eleganti, alle camere in affitto anche solo per una notte, spesso segnalate solo in tedesco (zimmer), che potrete chiedere di vedere prima di decidere se siano di vostro gradimento e se riteniate congruo il prezzo.
Anche riguardo la ristorazione potrete scegliere tra ottimi ristoranti, simpatici chioschi sul Lago, biergarten di chiara ispirazione tedesca (imperdibile la Speck Stübe di Malcesine, tanto per la posizione quanto per la qualità dei piatti e della birra).
Il Garda saprà sorprendervi con i suoi panorami, i suoi colori, i suoi borghi. Certo, specie nelle belle giornate d’estate, il rischio di trovare alcuni tratti di strada particolarmente trafficati è piuttosto alto, ma ne sarà valsa la pena. E vorrete ritornarci presto.
Vi segnaliamo ancora una volta il sito ufficiale dell’Ente Territoriale Interregionale della Comunità del Garda, www.lagodigarda.it , dove troverete ogni genere di informazione ed il calendario sempre aggiornato degli eventi in programma. Buon viaggio!
Per le sagre in Piemonte e Lombardia di questo weekend:
– Sagra pizzoccheri Zelbio 21 luglio 2013, bontà e musica sopra il lago di Como. Info
– Sagra del Barbera San Martino Alfieri 19-23 luglio 2013 Asti, info e proSgramma
– Sagra fritto misto Montiglio Monferrato 19 – 22 luglio 2013, info e programma
INVIATECI LE VOSTRE SEGNALAZIONI – Per le vostre segnalazioni e foto circa incidenti, emergenze, autovelox nascosti, strade dissestate e buchi sul manto stradale, disagi sociali, odissee burocratiche, truffe, rapine, aggressioni, zone carenti di sicurezza, aree preda di degrado o spaccio, problematiche sui mezzi pubblici, borseggi, maltrattamenti sugli animali o altro, scriveteci a redazione@cronacamilano.it
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Giulio Ciaffi
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