Occupazioni centri sociali Milano, le proteste di Milano Povera: “Non vogliamo le cose rubate. I ladri camuffati da amici del popolo non ci interessano”
Secondo i dati del Settore Demanio di Milano, gli edifici occupati dai centri sociali sono costati al Comune, nel 2011, ben 1.233.499 euro di mancati introiti. A criticare gli antagonisti non sono, però, soltanto i politici dell’opposizione, ma anche i cosiddetti “poveri”, da loro stessi così autodefinitosi in una segnalazione inviata da “Milano Povera” alla nostra Redazione (redazione@cronacamilano.it). E con la loro mail scoppia nuovamente anche la polemica sul reato compiuto quando si occupano gli spazi appartenenti, in realtà, all’Amministrazione o ai privati. Nel dettaglio:
LE PALAZZINE OCCUPATE A MILANO – Tra i principali edifici occupati abusivamente dai centri sociali si ricordano tre palazzine in via Apollodoro a Lambrate, le palazzine di via Scaldasole e di via Arbe, via Cola di Rienzo, l’ex cinema Maestoso di corso Lodi, nonché una decina di stabili come quelli comunali di via Conchetta 18, via Torricelli e la cascina Torchiera.
ILLEGALITA’ CAMUFFATA DA ONESTA’ SOCIALE? LA PAROLA AI POLITICI – Non è, tuttavia, soltanto l’opposizione a criticare i centri sociali e i 30 spazi cittadini abusivamente occupati, rispetto ai quali l’opinione espressa è estremamente chiara: “Dietro la più becera propaganda che offre servizi ludici anche per i bambini, si occupa una proprietà privata – hanno detto gli esponenti dell’opposizione di Palazzo Marino. – Questo popolo che passa da Macao e arriva a Palazzo Marino in nome della cultura, occupa tutto. In nome della cultura si possono e devono evadere i diritti Siae, si possono e si devono vendere generi alimentari senza alcuna norma, si possono utilizzare e consumare sostanze stupefacenti. Il Sindaco Pisapia e la giunta guardano queste occupazioni senza proferire verbo, ostaggi anche di chi in campagna elettorale ha dato loro una mano. Le uniche voci fuori dal coro sono quelle dei proprietari di immobili (poi occupati), lasciati soli da questa Amministrazioni”.
L’OPINIONE DI ‘MILANO POVERA’: “I LADRI CAMUFFATI DA AMICI DEL POPOLO NON CI INTERESSANO” – Poco prima dell’estate, all’ingresso del centro sociale “Cantiere” in via Monterosa (e anche nella vicina piazzale Lotto), “Milano Povera” ha attaccato numerosi volantini chiaramente contrari all’operato dei centri sociali, fortemente ripudiati nella loro presunta azione di difesa della fascia meno abbiente della popolazione milanese:
– “I centri sociali devono capire che i poveri di Milano NON VOGLIONO le cose rubate. Il primo bene sociale che vogliono è l’onestà. I ladri camuffati da ‘amici del popolo’ non ci interessano. Devono solo andare in galera. Milano Povera”
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di Redazione