Polemica per multa Atm Milano, la passeggera aveva già obliterato il biglietto Trenord per il passante, fermo per un guasto, e si è appellata al controllore: “Mi sento cornuta e mazziata”
Di seguito la protesta inviata dalla nostra Redazione (redazione@cronacamilano.it) da una cittadina, la signora D.C., che si è trovata alle prese con un problema “logistico” iniziato alla fermata Lancetti del passante ferroviario (il cui biglietto fa capo a Trenord, non ad Atm) e, dopo aver proseguito con la metropolitana rossa per mancanza di treni a causa di un guasto, si è conclusa con una multa elevata da un controllore di Atm: “La sensazione è quella di essere stata ‘cornuta e mazziata’: ho pagato ben 2 volte la stessa tratta, con in più la multa, quando tutti i santi giorni ci sono persone che passano in 2 i tornelli con un solo biglietto o che li saltano addirittura”, ha scritto la nostra lettrice, che ha anche precisato: “E poi vogliamo anche commentare l’uscita del controllore ‘cosa volete che siano 13 euro a testa’? Evidentemente lui non fa fatica a guadagnarli”. Nel dettaglio:
AL PASSANTE FERROVIARIO FERMATA LANCETTI: BIGLIETTO AUTOMATICO E PRONTI A PARTIRE VERSO RHO-FIERA – “Buongiorno, un sabato di qualche tempo fa dovevo andare in fiera a Rho – esordisce la nostra lettrice. – Mi reco in Lancetti per prendere il passante ferroviario e faccio il biglietto alla biglietteria automatica.
IL TRENO E’ STATO SOPPRESSO – “Guardo il tabellone e vedo che il mio treno è stato soppresso – aggiunge la signora D.C. Così, penso che prenderò il successivo.
LE CORSE SONO UNA OGNI QUARTO D’ORA? – “Oblitero il biglietto e chiedo informazioni all’addetto – racconta ancora la nostra lettrice, – che mi risponde che c’è un treno ogni quarto d’ora. Pertanto, scendo al binario e consulto il tabellone cartaceo con gli orari.
SABATO E FESTIVI: UNA CORSA OGNI MEZZ’ORA – “Mi accorgo che in realtà il sabato e festivi c’è un treno ogni 1/2 ora – specifica la cittadina.
– “Devo avvisare la persona che mi sta aspettando in Fiera che sono in ritardo – specifica – e, visto che il telefono non prende, risalgo.
SORPRESA: IL TRENO SUCCESSIVO E’ STATO SOPPRESSO, PER UN GUASTO – “Lì, guadando nuovamente il tabellone, mi accorgo che anche il treno successivo è stato soppresso, causa guasto sulla linea – spiega D.C.
IL CONSIGLIO DEL CONTROLLORE: “PRENDETE LA METRO” – “Con me c’è una ragazza che ha lo stesso mio problema – aggiunge la cittadina. – Chiediamo all’addetto che ci consiglia di prendere il passane in arrivo per Porta Venezia e lì prendere la Metro rossa. Facciamo così.
“NON HO IL BIGLIETTO DELLA METRO PER RHO FIERA, MA HO IN MANO QUELLO DEL PASSANTE, OBLITERATO E NON UTILIZZATO PERCHE’ IL TRENO E’ STATO SOPPRESSO PER UN GUASTO” – “Arrivo in metro e passo il mio abbonamento mensile ATM per la città, ben consapevole di non avere il biglietto ATM per Rho Fiera – spiega la lettrice. – Però ho già pagato e obliterato il biglietto per il passante e quindi non mi pongo il problema.
A DESTINAZIONE CON ¾ D’ORA DI RITARDO, ARRIVA IL CONTROLLORE – “Arriviamo finalmente in fiera con 3/4 d’ora di ritardo – dice D.C. – All’uscita della metro ci sono i controllori ATM che controllano i biglietti. Veniamo fermate, spieghiamo al controllore la situazione, esibiamo tutti i tagliandi di viaggio.
“SO DEL GUASTO, MA VI FACCIO LA MULTA” – “Lui ci risponde che è al corrente del guasto sulla linea del passante – aggiunge la nostra lettrice, – ma che avremmo comunque dovuto fare anche il biglietto ATM e quindi ci eleva la contravvenzione.
“13 EURO A TESTA, COSA VOLETE CHE SIANO?!” – “Alle nostre rimostranze riconosce la nostra onestà – precisa comunque la cittadina – e quindi, per ‘venirci incontro’, ci eleva solo 1 contravvenzione in 2 dell’importo totale di euro 26.50, dicendo ‘cosa volete che siano 13 euro a testa!’
– “Ci ribelliamo anche a questa – dice ancora – ma, visto che non c’è verso, paghiamo e ce ne andiamo.
‘CORNUTA E MAZZIATA’ – “Che dire…. la sensazione di essere stata ‘cornuta e mazziata’ – commenta con malcelata ironia la lettrice.
– “Ho pagato ben 2 volte la stessa tratta, con in più la multa – protesta, – quando tutti i santi giorni ci sono persone che passano in 2 i tornelli con un solo biglietto o che li saltano addirittura.
“FORSE NON TUTTI POSSONO PERMETTERSI DI BUTTARE 13 EURO” – “E’ proprio vero che a pagare sono sempre le persone oneste – conclude la nostra lettrice. E poi vogliamo anche commentare l’uscita ‘infelice del controllore: ‘cosa volete che siano 13 euro a testa’? Evidentemente lui non fa fatica a guadagnarli. Cordialmente, D.C.”
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Di Redazione