Nuove tariffe oggetti smarriti Comune Milano, più aspetti a ritirare, più paghi
“Un provvedimento volto a equiparare il costo del servizio all’effettiva prestazione di custodia attuata dall’Amministrazione e che tenga in considerazione l’effettivo interesse al ritiro dell’oggetto da parte del legittimo proprietario”. E’ con queste parole che l’Assessore al Commercio e Servizi civici di Milano, Franco D’Alfonso, ha commentato la delibera con cui la giunta del Comune di Milano ha modificato il regolamento sulla gestione degli oggetti smarriti e in giacenza presso il deposito di via Friuli. La nuova norma attribuisce al tempo di custodia dei beni – e non più al valore presunto dell’oggetto – la facoltà di determinare il corrispettivo dovuto dal cittadino all’Amministrazione comunale per la custodia effettuata.
LE NUOVE TARIFFE “A TEMPO” – Secondo quanto stabilito, le nuove tariffe comprenderanno un corrispettivo fisso per tutti gli oggetti (ad esclusione unicamente dei documenti) che andrà a coprire sia le spese di registrazione che il servizio erogato.
– Dopodiché, a tale cifra bisognerà sommare un ulteriore valore che sarà determinato dalla durata reale del deposito e che, quindi, farà crescere il totale dovuto in misura proporzionale all’effettivo tempo di giacenza nei magazzini dell”‘Ufficio oggetti rinvenuti”.
– Periodicamente, poi, le tariffe verranno rivalutate e adeguate in base ai dati Istat sui prezzi al consumo e inflazione.
– “Auspico che questo sia il primo passo per giungere ad una ulteriore semplificazione delle tariffe che identifichi solo tre fasce: una in caso di ritiro prima dei tre mesi di giacenza; la seconda tra i tre e i 12 mesi e la terza oltre l’anno di deposito”, ha concluso D’Alfonso.
IL REPORT DI PALAZZO MARINO – A spingere il Comune ad adottare questo nuovo criterio temporale, per quanto riguarda le tariffe per il deposito, sono stati sicuramente i dati pubblicati poco più di un mese fa e inerenti il numero degli oggetti smarriti in città nei primi sei mesi dell’anno.
– Secondo il report di Palazzo Marino, infatti, su 15.817 articoli recuperati e finiti in via Friuli, solo un terzo è stato reclamato dai legittimi proprietari.
– Tanto per ricordare qualche numero, ne era risultato che ad essere più smarriti dai milanesi erano stati i documenti (circa 4.981 pezzi tra carte d’identità, carte di credito, libretti di circolazione e assegni). Sul secondo gradino del podio, poi, vi erano i portafogli, di cui ne erano stati ritrovati ben 2.276 esemplari. Al terzo posto, poi, una miscellanea di oggetti composta da borse (714), mazzi di chiavi (615), telefonini (341) e via dicendo. Di tutto questo campionario merceologico, però, solo 4.628 oggetti erano tornati nelle mani dei legittimi proprietari.
CONTATTI E INFORMAZIONI – Ricordiamo i seguenti contatti:
– “Ufficio oggetti rinvenuti” di via Friuli 30, tel. 02.88453900, fax: 02.88453996.
– Sito del Comune di Milano, sezione “Servizi Online-Oggetti rinvenuti”.
INVIATECI LE VOSTRE SEGNALAZIONI – Per le vostre segnalazioni e foto circa incidenti, emergenze, autovelox nascosti, strade dissestate e buchi sul manto stradale, disagi sociali, odissee burocratiche, truffe, rapine, aggressioni, zone carenti di sicurezza, aree preda di degrado o spaccio, problematiche sui mezzi pubblici, borseggi, maltrattamenti sugli animali o altro, scriveteci aredazione@cronacamilano.it
– Il nostro Staff riserverà la massima attenzione ad ogni caso, per dar voce direttamente ai cittadini, senza “filtri politici”.
VISIBILITA’ ALLA VOSTRA ATTIVITA’ – Se siete interessati a dare visibilità alla vostra attività commerciale, scriveteci a info@cronacamilano.it
– Il nostro Staff sarà a vostra disposizione per proporvi, senza alcun impegno, le migliori soluzioni pubblicitarie a partire da pochi euro.
Leggi anche:
Oggetti smarriti Milano, dati, ufficio preposto, contatti, normativa
S.P.