Degrado giardini piazza Farina Milano, la crociata di un cittadino che attende da quasi 2 anni l’intervento della giunta. E non si arrende
“Cosa pensano di fare quest’anno il Comune e il Consiglio di Zona? Il nulla come al solito? O si attiveranno per restituire i giardini alla comunità della zona, come promesso a largo spettro, dal Sindaco, in campagna elettorale?”. Se lo domandava, poco più di un anno fa, il signor V.A., un cittadino che aveva scelto di rendere nota, tramite la nostra testata, quella che col tempo si è trasformata in una vera e propria crociata personale: denunciare il degrado in cui vertono i giardini di piazza Farina. Una battaglia strenuamente combattuta dal nostro lettore a suon di email e segnalazioni ma che, nel più perfetto italian style, sono state “rimbalzate”, il più delle volte, da un assessorato all’altro, finendo col perdersi nel buco nero della burocrazia. O, sarebbe il caso di dire, dell’indifferenza. A distanza di 15 mesi, il signor V.A. ci ha ricontattato. Quello che ne è emerso, purtroppo, ribadisce, per l’ennesima volta, le difficoltà che i comuni cittadini incontrano quando sono costretti a rivolgersi alle istituzioni per la risoluzione di piccoli o grandi problemi che siano.
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LE RICHIESTE ANTI-DEGRADO – “Ma gli indirizzi mail degli assessori presenti sul sito del Comune di Milano sono veri o fasulli”, ci scherzava su V.A., amaramente, in una delle sue ultime missive inviate ai vari assessorati.
– Le sue richieste, come allora, sono rimaste sostanzialmente le stesse:
1) la costruzione di un’area cani per fronteggiare la massiccia presenza di deiezioni non solo nelle aree verdi, ma anche in quelle adibite al gioco dei bambini;
2) l’urgenza di una manutenzione per la pista di schettinaggio e il campo di basket abbandonati da tempo a loro stessi, con grave rischio per l’incolumità dei giovani fruitori;
3) la pianificazione di un intervento per l’obsoleta e usurata area giochi dei bambini, seguendo magari l’esempio di quella della vicina piazza Caserta;
4) la rimozione di un albero morto a rischio caduta proprio in prossimità dell’area di gioco dei bambini.
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ALLONTANAMENTO COMUNITA’ FILIPPINA – Ad oggi, l’unico intervento concreto della giunta arancione è stato quello approntato tra luglio e agosto dell’anno scorso. Riguarda l’allontanamento dal parco di una numerosa comunità filippina che aveva preso l’abitudine, nelle belle giornate di sole, ma soprattutto negli orari serali e notturni, di riversarsi nel parco per organizzare barbecue e bisbocce di ogni tipo.
– “Con la bella stagione – scriveva allora il signor V.A. – è iniziato anche lo sfoggio dei loro ‘membri’ (della comunità filippina, n.d.a.) per inaugurare la stagione delle pisciate sugli alberi, naturalmente a poca distanza dai bambini che frequentano la piazza e che hanno dovuto subire questo spettacolo”.
– La cosa aveva finito col portare alla luce, oltre ad immaginabili problemi di ordine pubblico legati al sovraffollamento, numerosi episodi di spaccio illegale di cibi e bevande alcoliche, bische a cielo aperto e, non ultimo, questioni igienico-sanitarie.
– Della questione, se n’era fatta carico il Consiglio di Zona 2 richiedendo l’intervento della Polizia locale. Grazie alla presenza giornaliera di 1-2 autopattuglie di polizia in orario serale e ai successivi controlli delle attività illecite, la comunità filippina aveva finito con l’essere allontanata. Ma sgomberati loro, da parte di Palazzo Marino più nulla.
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GIUGNO 2013: LA RELAZIONE DEI TECNICI COMUNALI – E pensare che l’anno scorso – si era a giugno -, dopo un carteggio iniziato ad agosto 2012, l’ingranaggio della poderosa macchina amministrativa era sembrato finalmente sbloccarsi. Una solerte Chiara Bisconti, assessore al Benessere, Qualità della vita, Sport e tempo libero, Risorse umane, Tutela degli animali, Verde, Servizi generali, aveva reso noti i risultati di un sopralluogo dei tecnici di Palazzo Marino effettuato il 20 giugno 2013.
– Ma dalla relazione era emerso che, ad eccezione della pista di schettinaggio e del campo di basket, per i quali “si sta valutando la fattibilità tecnico-economica di un nuovo intervento straordinario di manutenzione dello strato superficiale della pavimentazione e delle cordonature perimetrali”, non si riscontravano condizioni tali da giustificare ulteriori interventi di manutenzione. Questo, poiché “I giochi, così come tutta l’area a verde, sono oggetto di periodico monitoraggio e manutenzione da parte del Servizio Manutenzione del Verde, senza il quale il giardino, gli arredi e le strutture in dotazioni si presenterebbero in ben altre condizioni”.
– Come a dire, la questione non sussiste.
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“UN ALTRO ANNO E’ PASSATO…” – Ma il signor V.A. non ci sta e lo scorso aprile, a suon di email, è tornato alla carica. Destinataria, ancora una volta, Chiara Bisconti.
– “Riguardo i promessi interventi di manutenzione relativi alla pista di skettinaggio e al camp di basket – domanda all’assessore – sono state prese decisioni in merito? E’ possibile pianificare l’intervento? Un altro anno è passato e il degrado della pavimentazione è purtroppo aumentato”.
– Ancora irrisolto anche il problema legato al rifacimento dell’area giochi dei bambini. “Nei vicini giardini di piazza Caserta l’area giochi – prosegue V.A. – era più recente di quella dei giardini di Piazza Farina – è stata rifatta (ottimamente). Sarebbe possibile pianificare il rifacimento dell’area giochi di Piazza Farina, anch’essa molto usurata ?”
– Strettamente legato a quest’ultima questione anche la necessità della realizzazione di un’area cani. “Il fatto che non ci sia un’area dedicata – denuncia senza mezzi termini il nostro lettore – implica che le deiezioni vengono fatte ovunque, i proprietari di cani non si scomodano a spostarsi in Piazza Carbonari (dove sono presenti due aree cani attrezzate, n.d.a.). Si può riprendere in considerazione di attrezzarne una anche qui. Il problema igienico è rilevante”.
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E PER CONCLUDERE, “SE NON CI SCAPPA L’INCIDENTE..” – C’è spazio anche per un’ultima questione, non meno importante. Quella relativa al grosso albero ormai morto da tempo e che incombe minacciosamente sull’area giochi dei bambini. Ma questa volta, considerato il silenzio dei rappresentanti del Comune, il signor V.A. si riserva una provocazione e gira la domanda direttamente a Mario Villa, presidente del Consiglio di Zona 2: “In caso di danni a persone, ne risponderà il Comune o la Zona 2?”.
– A pensar male ci si azzecca sempre, diceva qualcuno, ma la sensazione, purtroppo, è che le acque potrebbero muoversi solo al verificarsi di una sì tragica evenienza. Della serie, se non ci scappa l’incidente…
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S.P.