Fiaccolata Milano giornata mondiale contro la violenza sulle donne, dati e commenti
Si è conclusa la fiaccolata organizzata dalla Provincia di Milano in nome della Giornata Internazionale contro la Violenza sulle Donne.
LA FIACCOLATA – Il corteo ha visto la presenza di un centinaio di persone, inclusi il presidente Guido Podestà e l’assessore alle Pari Opportunità Cristina Stancari; il gruppo ha attraversato piazza San Babila, via Borgogna, via Mascagni e via Donizetti per poi rientrare a palazzo Isimbardi.
– “L’importanza di questa giornata è fondamentale” ha commentato il presidente Podestà, “ancora oggi vediamo come ci sia troppa violenza nei confronti delle donne e come spesso siano i membri delle stesse famiglie delle vittime a consumarla. Spesso le donne sono anche discriminate, tenute lontane dei posti di lavoro e remunerate meno degli uomini”.
UN PO’ DI NUMERI – L’assessore Stancari ha ricordato come “secondo i dati raccolti dal nostro osservatorio contro la violenza, nel 2013 sono state 1500 le donne che hanno richiesto aiuto, una cifra altissima. Queste sono in maggioranza italiane. Inoltre, in più del 10% dei casi le donne hanno subito violenza per oltre 10 anni”.
– Sono 830 i casi di violenza e maltrattamento che hanno come bersaglio delle donne rilevati tra gennaio e giugno 2014 nei centri e servizi antiviolenza convenzionati con il Comune di Milano.
– Di questi casi, 530 riguardano donne italiane e in più di metà del totale a essere coinvolte sono donne tra i 30 e i 49 anni.
– Analizzando i dati, l’assessore Pierfrancesco Majorino ha ricordato come “di 830 violenze, che rappresentano un campione parziale delle attività svolte dai centri anti violenza e che non include la cifra sconosciuta dei fatti non denunciati, solo in 34 casi l’autore dei maltrattamenti sia stato uno sconosciuto”, mentre nei restanti casi la violenza sia stata messa in atto da partner, mariti, fidanzati e conoscenti stretti della donna.
– Tra i casi presi in esame, in 320 casi il maltrattante è un marito o ex marito della donna, e in 201 un convivente o ex convivente.
LA STOCCATA DI MILANO CONTRO IL GOVERNO – “Il governo non mette risorse nazionali e credo sia un grave errore politico: mettere risorse nazionali per i centri anti violenza permetterebbe di raggiungere più donne”, ha detto tra l’altro l’assessore alle politiche sociali, Pierfrancesco Majorino.
– “L’appello che faccio al governo è di mettere più soldi. Noi continuiamo a metterci i fondi, ma il governo ci permetta di aumentare ulteriormente le iniziative”, ha concluso l’assessore.
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Di Redazione