Dollari americani realizzati in e Iran ritrovati a Linate, ricercati dall’America da oltre 30 anni
La vicenda è di quelle a metà tra film e realtà; nei guai, però, è finito per davvero un antiquario di 31 anni, che si è ritrovato deferito in stato di libertà dai carabinieri per tentata spendita di banconote falsificate.
DA 007 ALLA REALTA’ – La vicenda di è svolta nell’aeroporto di Linate: un uomo, italiano, ha tentato di cambiare ad uno sportello 2 banconote da 100 dollari, ma si è ritrovato invischiato da una vicenda degna di un film di 007.
– Il danaro, infatti, arrivava niente meno che dall’Iran, o dalla Corea del Nord, e si tratta delle banconote “supernotes”, uno stock di danaro al quale il Dipartimento del Tesoro Usa dà la caccia da oltre 30 anni.
COSA DICE LA STORIA – La vicenda affonda le sue radici agli anni ’70, quando in Iran regnava Reza Pahlavi, Scià di Persia.
– Per sostenere un governo amico, Washington concesse a Teheran il privilegio di alcuni cliché e numeri di serie necessari a stampare dollari.
– Nel 1979 la rivoluzione khomeinista rovesciò lo Scià ma l’Iran, ora acerrimo nemico degli Usa, avrebbe continuato a stampare moneta americana, provocando pericolose distorsioni al valore del biglietto verde.
– Per tale motivo, la Casa Bianca decise di mettere fuori legge i dollari battuti in Iran, ricercando in tutto il mondo le banconote messe, da quel momento, fuori legge.
TRACCE IN ASIA – Tracce delle famigerate banconote emersero, negli anni 2000, in Asia, e le indagini degli americani le ricondussero alla Corea del Nord.
– Sempre secondo gli investigatori, rimane un mistero come il regime di Pyongyang si sia procurato i cliché necessari a stampare i dollari fuorilegge, ma il dato certo è che nel 2006 il Tesoro americano riuscì a bloccare un conto milionario domiciliato in una banca di Macao, che secondo le accuse serviva ai nordcoreani proprio per riciclare i proventi dello spaccio delle supernotes.
IL LUNGO VIAGGIO FINO IN ITALIA – Le indagini sulla vicenda, ovviamente, non sono esaurite.
– E c’è da scommettere che, come sono sbucate in Italia, le banconote spunteranno ancora, chissà in quale parte del globo.
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Di Redazione
Foto: “USCurrency Federal Reserve”.