Inter – Carpi 1 a 1 Serie A ventunesima giornata, Lasagna nel recupero nega la vittoria ai neroazzurri
È andato in scena il replay di Inter – Sassuolo di due domeniche fa. Neroazzurri cinici e concreti, capaci però di gettare al vento quel poco costruito nei minuti precedenti. La filosofia dell’1 a 0, almeno quest’oggi contro il Capri, non ha pagato. Neroazzurri in vantaggio con Palacio, in superiorità numerica per oltre dieci minuti, ma incapaci di chiudere definitivamente il match. Si aprono ufficialmente i casi Icardi, che nonostante i pochi palloni giocabili ha disputato una partita ampiamente insufficiente, e Jovetic, entrato svogliato e mai in grado di intendersi con il compagno di reparto.
Neroazzurri in cerca di una vittoria che manca da due partite in campionato, con Mancini che prova Palacio al fianco di Icardi e Ljajic, con Felipe Melo, Brozovic e Perisic alle loro spalle. In difesa, davanti ad Handanovic, dentro Montoya, Murillo, Juan Jesus e Telles.
Di fronte il Carpi si affida al solo Mbakogu davanti con Mancosu alle sue spalle. Mediana con Martingo, Crimi, Bianco e Letizia, mentre davanti a Belec spazio per Zaccardo, Romagnoli, Suagher e Pasciuti.
Non inizia su ritmi molto alti il match; al 7′ prima conclusione su punizione di Ljajic, ma la palla si infrange sulla barriera. Al 15′ bello scambio tra Montoya e Perisic e cross per Icardi che cade nel contatto con Suagher, ma Gervasoni lascia proseguire.
Al 19′ bella chance per gli ospiti con Mbakogu che supera Juan Jesus e di sinistro va a concludere, ma Handanovic blocca tutto. Al 21′ ammonito Telles, poco dopo giallo anche per Crimi.
Al 26′ arriva la prima vera occasione da rete per i neroazzurri: Palacio supera Belec, ma Crimi sulla linea respinge tutto. Parte il contropiede degli ospiti, ma Mancosu non trova l’appuntamento con la rete.
Al 39′ arriva la rete dell’Inter: ottima ripartenza neroazzurra con Perisic che serve Palacio che non sbaglia. Vantaggio Inter a San Siro. Al 43′ primo pallone giocabile per Icardi che serve Perisic che però manda a lato.
Il primo tempo si chiude con una bella chance per Bianco che batte a rete da distanza ravvicinata e colpisce il braccio di Murillo. Gervasoni giudica come involontario il tocco di mano del difensore neroazzurro, ma le immagini lasciano più di qualche dubbio.
Non succede altro; primo tempo che termina 1 a 0 per l’Inter grazie al gol di Palacio, bravo a sfruttare una delle rare azioni offensive dei suoi.
La ripresa inizia con un cambio per Mancini che inserisce Miranda per Telles; al 49′ bella occasione per Perisic che parte dalla sinistra e chiude sul destro, ma Belec manda in angolo. Al 60′ cambio anche per Castori che inserisce Daprlà per Letizia.
Al 68′ bel tiro dalla distanza di Crimi, ma Juan Jesus devia. Poi secondo cambio per gli ospiti: dentro Lasagna per Mancosu. Passano due minuti dopo ed entra anche Di Gaudio per Martinho. Al 76′ arriva anche il secondo cambio per Mancini con Nagatomo per Montoya.
All’82’ grande occasione per l’Inter per chiudere definitivamente il match, ma Belec è bravo a respingere su Felipe Melo prima e Palacio poi. Passano pochi secondi e gli ospiti rimangono in dieci per il secondo giallo a Pasciuti che entra malamente in ritardo su Miranda.
All’84’ crampi per Palacio, entra Jovetic che dopo due minuti si prende anche il giallo. Incredibile ciò che succede al 92′ con Bianco che serve in profondità Lasagna, capace di depositare in rete. 1 a 1 e San Siro completamente azzittito.
Negli altri due minuti di recupero non succede più nulla; San Siro vede l’Inter uscire sull’1 a 1 contro il Carpi, penultima in classifica e in inferiorità numerica negli ultimi dieci minuti. Un pareggio che sa di sconfitta, un 1 a 1 che rischia di costare molto caro a fine stagione.
Inter che sale a 41 punti che si fa raggiungere dalla Fiorentina e che vede il Napoli scappare sei punti più in alto. E stasera la Juventus potrebbe prendere le distanze salendo a 45.
Settimana molto delicata per l’Inter che mercoledì sera a Torino affronterà la Juventus e che domenica prossimo se la vedrà nel derby di Milano.
Matteo Torti