Alla fine è successo: nello stabile in zona Porta Romana, tra via Lattanzio e via Pietro Colletta, preda di totale degrado e già più volte segnalato, ci è scappato il morto, e si tratta di un senzatetto.
Secondo quanto ricostruito finora dalla Polizia di Stato, la vittima è un clochard di 40 anni, italiano.
Gli Inquirenti sono ancora al lavoro per accertare le cause all’origine del tragico evento, vale a dire la morte dell’uomo, avvenuta nella notte tra domenica 13 e lunedì 14 marzo 2016, ritrovato senza vita nel cortile dell’edificio, dopo una caduta verosimilmente avvenuta da un piano alto del palazzo.
Mentre le indagini sono in corso, non si fermano le polemiche e le proteste sullo stato dell’edificio, abbandonato e preda di gravissimo degrado, rifugio per senzatetto, ma anche di spacciatori e sbandati di ogni genere, che vivono tra immondizia e macerie di ogni genere.
L’ultima protesta dei residenti era avvenuta solo un mese fa e, durante l’occasione, i cittadini avevano posto l’accento soprattutto sulla sicurezza, in quanto la struttura non è né protetta da barriere, né controllata, con la logica conseguenza che chiunque vi può accedere per compiere al suo interno ciò che meglio crede.
Durissima la reazione dell’opposizione: “Presenterò un esposto in Procura: le mancanze del Comune per la messa in sicurezza dell’edificio di via Lattanzio, dove oggi è morto un clochard, sono gravissime – ha dichiarato Riccardo De Corato, ex vicesindaco di Milano e capolista di Fratelli d’Italia–Alleanza Nazionale alle Comunali 2016 –. L’assessore Granelli aveva promesso di intervenire, chiedendo alla proprietà la recinzione dell’area e la messa in sicurezza di quello che viene chiamato ‘Palazzo della Morte’, e aveva assicurato che se ne sarebbe occupato il Comune nel caso la proprietà non avesse dato esecuzione alle richieste. Ma la promessa del centrosinistra è finita nel dimenticatoio alla velocità della luce e lo stabile è rimasto un luogo pericoloso, centro di raccolta di drogati, delinquenti e senzatetto e pieno di topi e spazzatura. Alla fine è arrivata la tragedia, con un uomo di 40 anni morto, caduto da una delle finestre dell’edificio. Ognuno adesso si deve prendere le proprie responsabilità, che devono essere accertare dalla Procura.”
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