Gravi disordini, nella giornata di mercoledì 4 maggio 2016, in stazione Centrale e Linate: la protesta è stata messa in atto da un gruppo di tassisti, a causa di una circolare del ministero dell’Interno che bloccherebbe le sanzioni della polizia locale ai conducenti di Uberpop.
Sulla questione è intervenuto l’assessore alla Sicurezza e Polizia locale di Milano, Marco Granelli, che ha scritto su Facebook:
L’assessore comunale alla Sicurezza e polizia locale, Marco Granelli, interviene su Facebook ribadendo che “la Polizia Locale di Milano continua a sanzionare Uberpop perché il Tribunale di Milano ha dato ragione al Comune di Milano con diverse sentenze e quindi procediamo. La nota del Ministero, non indirizzata ai Comuni – chiarisce l’assessore -, commenta una sentenza del Consiglio di Stato che chiede maggiore chiarezza normativa, ma non dice che le sanzioni sono nulle. Questo è il risultato di un incontro interno del Comune di Milano che ha individuato anche indicazioni operative per ufficiali e agenti di Polizia Locale confermando che devono sanzionare. Quindi il problema non esiste”.
“I tassisti hanno ragione a protestare: il Comune è latitante, l’abusivismo è ormai fuori controllo e la circolare del Ministero lascia intendere che non verranno più fatte multe ai conducenti Uber. Per questo – dichiara Riccardo De Corato, ex vicesindaco di Milano e capolista di Fratelli d’Italia –Alleanza Nazionale alle Comunali 2016 –,sono andato davanti alla Stazione Centrale per portare la solidarietà mia e di Fratelli d’Italia alle auto bianche in protesta”.
“I dati che ha fornito il comandante Barbato – ha aggiunto De Corato – sul numero dei controlli effettuati dalla Polizia municipale sugli abusivi, sono semplicemente ridicoli, e non degni di una città come Milano.
“Vantarsi di aver dato 45 multe in 4 mesi a decine e decine di abusivi – ha proseguito l’ex vicesindaco – è un vero flop, che barbato annuncia addirittura trionfalisticamente. Numeri ridicoli delle sanzioni anche per Uberblack, 23 e addirittura solo 4 sanzioni per l’articolo 86, esercizio abusivo di taxi. Una vergogna – conclude De Corato – per Barbato, Pisapia e Maran. Questi numeri sono un vero e proprio affronto per i tassisti milanesi, che di certo se lo ricorderanno il prossimo 5 giugno”.