Montella nuovo allenatore del Milan, ufficiale la firma biennale a 2,3 milioni di euro
Dopo le dimissioni rassegnate da Cristian Brocchi, il Milan doveva presentare il nuovo tecnico entro il 1° luglio. E così è stato: già nella giornata di ieri si era sparsa la voce che il nuovo allenatore rossonero sarebbe stato Vincenzo Montella. In serata, poco dopo le 22, è arrivata l’ufficialità: l’aeroplanino è il successore di Brocchi.
IL COMUNICATO DEL MILAN – “Vincenzo Montella è il nostro nuovo allenatore. Vincenzo ha firmato un contratto biennale con decorrenza 1′ Luglio”.
– Al tecnico ex Roma, Fiorentina e Sampdoria andranno 2,3 milioni di euro netti all’anno per due anni, mentre la Sampdoria riceverà un indennizzo di 500 mila euro e affiderà la panchina a Giampaolo, un altro candidato in lizza per succedere a Brocchi.
IL FEELING CON BERLUSCONI – Giovane, italiano, con la passione per il bel calcio. E’ questo il cv con cui Montella si è presentato a Berlusconi che ha subito avallato la proposta: “È convinzione della Società – si legge nel comunicato – che la proposta di gioco del nuovo tecnico rossonero sarà la base di una collaborazione importante, proficua e positiva”.
– E allora eccoci di nuovo al ritornello: “Certi amori non finiscono…”. Era il maggio del 2014 quando Berlusconi si mosse in prima persona per portare Montella a Milanello; ma il tecnico non riuscì a liberarsi dalla Fiorentina e il sogno tramontò.
– Sulla panchina del Milan arrivò Inzaghi prima e Mihajlovic poi, ma Galliani chiarì tutto: “Vincenzo è un ottimo allenatore e quest’estate, quando si era liberato, ne abbiamo ragionato. Ma noi siamo felici di aver scelto Miha, siamo felici che sia l’allenatore del Milan”.
MONTELLA: OBIETTIVO BEL GIOCO – Cosa chiedere a Montella? Innanzitutto il bel gioco. Con la Fiorentina Vincenzo ha dimostrato di avere un’idea di gioco chiara e precisa: possesso palla, densità di gioco, verticalizzazioni, velocità.
– Doti, tutte, che piacciono al presidente Berlusconi e che da sempre cerca nei tecnici scelti. A Montella il compito di far dimenticare le ultime tristi stagioni dove si sono succeduti diversi allenatori, senza mai riuscire a trovare una quadra.
Matteo Torti