Il Piano Juncker: cos’è e come coinvolge l’Italia
Il Piano di Investimenti per l’Unione Europea proposto da Jean Claude Juncker (Presidente della Commissione Europea), anche detto “Piano Juncker”, sta dando i suoi primi risultati.
Questo piano è rivolto principalmente alle piccole e medie imprese più innovative situate nei Paesi dell’Unione: esso potrà permettere l’assunzione di persone con particolari competenze, la richiesta di un prestito che la banca non concederebbe, e lo sviluppo in generale dell’azienda (che altrimenti non avrebbe luogo). Infatti il Piano opera in aree come la ricerca e sviluppo, la formazione, e la finanza delle piccole-medie imprese. L’obiettivo è di creare, in questo settore, un mercato unico digitale, un’unificazione delle fonti energetiche, e un mercato unico dei capitali.
In Italia il Fondo Europeo per gli Investimenti (FEI) e la Banca Popolare Pugliese hanno firmato un accordo, per finanziare con 80 milioni di euro le piccole-medie imprese italiane più innovative. A queste imprese il denaro verrà dato in forma di prestito, soprattutto nel caso di attività situate nel meridione d’Italia. In questo modo la Commissione Europea pensa di trovare una possibile soluzione alla grave crisi economica che ha attanagliato il nostro Paese negli ultimi anni.
Il vice-Presidente della Commissione Europea Jyrki Katainen si è detto soddisfatto, perché grazie al “Piano Junker” molte piccole-medie imprese italiane, innovative, potranno beneficiare dei finanziamenti e creare così nuovo business.
Secondo le stime attuali il “Piano Juncker” dovrebbe stimolare investimenti in Italia per oltre 31 miliardi di Euro, e nell’Unione Europea per 183,5 miliardi di euro.
Sandro Curti