Finti avvocati, finti tecnici, finti agenti delle forze dell’ordine, finti medici, finti notai, finti dipendenti del Comune e amici di nipoti, figli, colf e conoscenti: sembra inesauribile l’elenco delle truffe che impazzano ai danni degli anziani, molti dei quali purtroppo vengono depredati senza pietà di pensione e dei gioielli a ricordo di una vita, prima di accorgersi di quanto accaduto.
Al momento, tra le truffe più gettonate la telefonata che avvisa il vecchino o la vecchina che “Suo figlio ha provocato un incidente grave, è in ospedale trattenuto dalle autorità, per evitare l’arresto deve pagare”.
In particolare, tale modalità è stata registrata nell’ultimo mese nella zona di Prati, dove tale tipologia di contatti, esercitata da sedicenti “avvocati”, è stata denunciata più volte dai residenti.
Un altro evergreen, purtroppo, è quello dei finti tecnici, nonostante a Milano Amsa specifichi sempre di non aprire a nessuno, poiché non fanno interventi all’interno delle abitazioni dei propri utenti.
La Polizia di Stato, per cercare di neutralizzare il fenomeno, organizza incontri di quartiere con gli anziani, durante i quali gli agenti spiegano, con chiarezza e grande garbo, in cosa consistono le truffe e come comportarsi in merito: in primis, mai aprire la porta di casa e mai consegnare denaro a nessuno. Inoltre, l’esortazione è sempre quella di chiamare subito il 113 o il 112 e segnalare quanto sta accadendo.
Di seguito il vademecum della Polizia di Stato, per gli anziani e da spiegare agli anziani nelle nostre vite:
Non aprite la porta di casa a sconosciuti anche se vestono un’uniforme o dichiarano di essere dipendenti di aziende di pubblica utilità. Verificate sempre con una telefonata da quale servizio sono stati mandati gli operai che bussano alla vostra porta e per quali motivi. Se non ricevete rassicurazioni non aprite per nessun motivo. Ricordate che nessun Ente manda personale a casa per il pagamento delle bollette, per rimborsi o per sostituire banconote false date erroneamente. Per qualunque problema e per chiarivi qualsiasi dubbio non esitate a chiamare il 113.
Quando fate operazioni di prelievo o versamento in banca o in un ufficio postale, possibilmente fatevi accompagnare, soprattutto nei giorni in cui vengono pagate le pensioni o in quelli di scadenze generalizzate. Non fermatevi mai per strada per dare ascolto a chi vi offre facili guadagni o a chi vi chiede di poter controllare i vostri soldi o il vostro libretto della pensione anche se chi vi ferma e vi vuole parlare è una persona distinta e dai modi affabili.
Se avete il dubbio di essere osservati fermatevi all’interno della banca o dell’ufficio postale e parlatene con gli impiegati o con chi effettua il servizio di vigilanza. Se questo dubbio vi assale per strada entrate in un negozio o cercate un poliziotto o una compagnia sicura.
Durante il tragitto di andata e ritorno dalla banca o dall’ufficio postale, con i soldi in tasca, non fermatevi con sconosciuti e non fatevi distrarre. Ricordatevi che nessun cassiere di banca o di ufficio postale vi insegue per strada per rilevare un errore nel conteggio del denaro che vi ha consegnato.
Quando utilizzate il bancomat usate prudenza: evitate di operare se vi sentite osservati.
Consigli per i figli, nipoti e parenti stretti: Non lasciate soli i vostri anziani, anche se non abitate con loro fatevi sentire spesso e interessatevi ai loro problemi quotidiani.
Ricordategli sempre di adottare tutte le cautele necessarie nei contatti con gli sconosciuti. Se hanno il minimo dubbio fategli capire che è importante chiedere aiuto a voi, ad un vicino di casa oppure contattare il 113.
Ricordate che, anche se non ve lo chiedono, hanno bisogno di voi.
Consigli per i vicini di casa: Se nel vostro palazzo abitano anziani soli, scambiate ogni tanto con loro quattro chiacchiere. La vostra cordialità li farà sentire meno soli.
Se alla loro porta bussano degli sconosciuti esortateli a contattarvi per chiarire ogni dubbio. La vostra presenza li renderà più sicuri.
Segnalate al 113 ogni circostanza anomala o sospetta che coinvolga l’anziano vostro vicino di casa .
Consigli per gli impiegati di banca o di uffici postali: Quando allo sportello si presenta un anziano e fa una richiesta spropositata di denaro contante, perdete un minuto a parlare con lui. Basta poco per evitare un dramma.
Spiegategli che all’esterno di banche ed uffici postali nessun impiegato effettua controlli.
Per ogni minimo dubbio esortateli a contattarvi.
SCRIVETECI E SEGNALATECI! – Invitiamo tutti i lettori a scriverci a redazione@cronacamilano.it, segnalandoci eventuali casi di truffe ad anziani e problemi di insicurezza nel proprio quartiere, o presso specifiche zone di Milano. Vi daremo voce, e l’esperienza raccontata servirà a mettere in guardia tutti i cittadini.
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