Fabbro, il ruolo di consulenza nella valutazione della smart home
Complice l’avvento delle innovazioni tecnologiche e la crescente propensione degli italiani all’installazione di sistemi di smart home, il ruolo del Fabbro a Milano è radicalmente cambiato negli ultimi anni, ed è destinato a cambiare in misura ancora più incisiva nel futuro a breve termine. Un cambiamento dalle accezioni positive, considerato che il fabbro è diventato non un semplice “operaio” specializzato, bensì anche un vero e proprio consulente che può rassicurare i proprietari degli appartamenti sulle migliori e più sofisticate tecniche per poter proteggere i propri spazi da ogni intrusione.
Dunque, se fino a qualche anno fa il fabbro poteva essere considerato quanto mai lontano dal mondo della smart home e, anzi, superficialmente veniva valutato in contrapposizione al ricorso alla tecnologia digitale e all’intelligenza artificiale, oggi i due mondi sembrano essere molto più vicini e, probabilmente, in procinto di creare inaspettate sinergie.
A conferma di quanto sopra vi sono gli ultimi dati che vedono gli italiani sempre più inclini a digitalizzare il proprio appartamento, ponendo proprio la priorità sulla sicurezza degli accessi. Non è un caso che le più recenti statistiche sostengano che le applicazioni di smart home più desiderate siano quelle legate alla videosorveglianza e alla predisposizione di sistemi di antifurto, che un bravo fabbro tecnologico può certamente contribuire a personalizzare.
E così, nel nostro Paese, circa 4 persone su 10 affermano di voler installare allarmi e sistemi di domotica di controllo per aumentare la sicurezza della propria abitazione, potendo così vivere in maniera più serena le ore al di fuori dei propri ambienti. In aggiunta a ciò, 3 persone su 10 affermano di desiderare un sistema per controllare da remoto gli apparecchi della casa, e gestire facilmente i diversi elettrodomestici. Un’altra proporzione similare afferma invece di voler digitalizzare il proprio appartamento per poter gestire in maniera comoda gli impianti elettrici e termici, senza muoversi dal divano, o quando si è fuori dal proprio appartamento.
Tuttavia, nonostante ciò, e nonostante il ruolo del fabbro nell’accompagnare gli italiani verso questi sistemi smart sia sempre più diffuso, molte persone risultano essere scettiche o disaffezionate da questa ondata di tecnologia. A frenare la diffusione delle smart home, vi sono infatti degli ostacoli abbastanza rilevanti ed evidenti, con il 32% degli italiani che in realtà teme per la propria privacy, e ha timore che i propri dati sensibili siano diffusi in maniera involontaria da chi invece dovrebbe proteggerci. Ancora, il 27% degli italiani ritiene che queste nuove tecnologie siano ancora troppo costose, e preferisce attendere che il livello del costo di questa tecnologia si abbassi. Il 18% teme infine di non saperne sfruttare appieno le potenzialità e, dunque, di andare incontro a un investimento che non sarebbe pienamente ripagato.
Annotiamo infine la presenza di un 10% di italiani che ritiene in realtà che questi sistemi diventeranno presto obsoleti, preferendo temporeggiare per una tecnologia più matura, e un 11% che afferma di non avvertire il bisogno di digitalizzare il proprio appartamento, preferendo rimanere con le proprie vecchie abitudini.