L’Inter toglie il tappo al mercato, il Milan completa la dirigenza
Dopo un avvio col freno a mano tirato, le rose di Inter e Milan cominciano a prendere forma.
Sono soprattutto i nerazzurri ad essere operativi in entrata in questi giorni, dopo aver reperito le risorse necessarie quantomeno a fare qualche ingresso. Saltato il riscatto di Bellanova per iniziale mancanza di liquidità, Beppe Marotta ha piazzato Brozovic all’Al-Nassr, potendo così dare l’assalto definitivo a Davide Frattesi, centrocampista ormai ex Sassuolo che è diventato in pochissimo tempo uno dei protagonisti della nuova nazionale di Roberto Mancini. A Marcus Thuram, arrivato a parametro zero, il compito di non far rimpiangere Edin Dzeko, andato via con la stessa formula accordandosi con il Fenerbahce in Turchia.
Inter: tanti nodi di mercato
Ovviamente, i nerazzurri sono ancora in mezzo al guado, perché sono tanti i nodi che Marotta e Piero Ausilio dovranno sciogliere nelle prossime settimane. Perso Skriniar, presentato ufficialmente nelle ultime ore dal Paris Saint Germain, a Simone Inzaghi serve un difensore centrale e tutti gli indizi degli ultimi tempi portano a Merih Demiral, ex Juventus che ha deciso di lasciare l’Atalanta. L’avvocato Furkan Yildririm, che lavora col suo entourage, ha confermato a Inter-News: “Demiral lascerà l’Atalanta al 101%, l’Inter è una possibilità concreta”.
Rinnovato per due anni il contratto dell’olandese de Vrij, gli obiettivi dichiarati del club milanese sono lo scudetto e la conferma tra le prime quattro forse della Champions League, ma per questi obiettivi si ritiene necessaria la conferma di Romelu Lukaku. Trovare la quadra con il Chelsea non è semplice, ma una grossa mano dovrebbe arrivare dalla cessione di Onana al Manchester United. Insomma, mai come quest’anno i nerazzurri sono improntati all’autogestione, con le operazioni in entrata finanziate da quelle in uscita, ricordando che la situazione finanziaria del club è in buona parte imbavagliata dai prestiti e altre situazioni debitorie.
Milan: ora c’è anche il ds
Non cambiano le strategie del Milan dopo aver azzerato sostanzialmente l’area tecnica con gli addii di Maldini e Massara. I due pare spingessero per un cambio di guida tecnica e per un innalzamento della qualità della rosa con interventi importanti, magari per giocatori già affermati sul panorama internazionale. La proprietà ha deciso invece di proseguire sulla via della sostenibilità, con giocatori prevalentemente giovani e da trasformare nei campioni del domani sotto la guida tecnica di mister Pioli, così come già avvenuto con Leao, che a partire da questa stagione indosserà anche la maglia numero 10.
In quest’ottica, dopo l’ufficializzazione della cessione di Tonali al Newcastle e dell’arrivo di Loftus-Cheek dal Chelsea, il Milan ha completato lo staff dell’area sportiva proprio negli ultimi giorni. Nell’organigramma è infatti entrato Antonio D’Ottavio, che è ufficialmente il nuovo direttore sportivo e che lavorerà a stretto contatto con l’amministratore delegato Giorgio Furlani, il capo dell’scouting Geoffrey Moncada e con lo stesso allenatore Stefano Pioli. Al nuovo ds il compito di completare la rosa, in primis con un attaccante che dia il cambio a Giroud (in uscita Origi): da giorni si parla insistentemente di Alvaro Morata, ex Juventus che ha da poco rinnovato il contratto che lo lega all’Atletico Madrid. Se son rose…