Operaio travolto da treno, condanne da 1 anno a 1 anno e 3 mesi
Perse la vita il 27 maggio 2005, l’operaio travolto dal Malpensa Express 346 che procedeva a 120 chilometri orari.
La vittima stava lavorando insieme a una squadra di colleghi e, al momento del tragico incidente, si trovava sui binari in attesa che un collega finisse di tagliare un cordolo di cemento con il flessibile.
Proprio in quell’istante, però, sopraggiunse il Malpensa Express 346 a 120 km/h e, la sua motrice, travolse completamente l’uomo. Morì sul colpo, ma il suo corpo sventrato fece un volo di 20 metri sul binario 3 della stazione di Bollate, lasciando i presenti completamente shockati.
A 5 anni dall’evento tragico, il giudice della Quinta Sezione penale del Tribunale di Milano ha inflitto pene tra 1 anno e 1 anno e 3 mesi di reclusione, per cooperazione in omicidio colposo, a un dirigente e a un dipendente delle Ferrovie Nord, al legale rappresentante, al responsabile della sicurezza dei lavoratori per conto della ditta a cui erano state subappaltate le opere di manutenzione delle banchine, e al coordinatore della sicurezza nominato dal committente.
Gli imputati, infatti, secondo il Collegio Giudicante non avrebbero osservato le norme tecniche in materia di protezione dei cantieri ferroviari, causando la morte dell’operaio.
Assolti gli altri 5 imputati, 3 dei quali dipendenti della ditta appaltatrice.