Rissa con coltello via Vittorio Veneto angolo via Lecco Milano, un lettore chiama Polizia e Carabinieri ma attende a vuoto: “Sono basito”
Carabinieri e Polizia, per quanto diano il massimo ogni giorno circa il presidio del territorio, da soli non possono fare miracoli. Purtroppo, i tagli che rendono sempre più difficile a militari ed agenti operare per proteggere al meglio i cittadini, continuano a creare gravissimi problemi, provocando non da ultimo situazioni a dir poco mortificanti. In merito ci racconta la propria esperienza un lettore che, sabato notte, ha assistito ad una rissa davanti ad un noto locale in zona Porta Venezia. Dopo aver chiamato personalmente prima il 112, poi il 113, l’attesa cumulativa ha raggiunto i 10 minuti, lasso di tempo durante il quale “avrebbe potuto capitare il peggio”, anche perché uno dei coinvolti “aveva un coltello con una lama da 20-25 centimetri”. Nel dettaglio:
LA RISSA, TRA UN GRUPPO DI CIRCA 15 RAGAZZI – “Buongiorno – esordisce il nostro lettore –, ieri sera (sabato 1 febbraio 2014, ndr), verso mezzanotte e mezzo sono passato con un gruppo di amici davanti ad un noto al locale della zona, all’angolo tra via Vittorio Veneto e via Lecco(pta Venezia).
– “Un gruppo di circa 10/15 ragazzi – spiega il cittadino –, ha dato vita ad una rissa che è durata diversi minuti.
ALLA BASE, SI SUPPONE, UNA QUESTIONE DI DANARO – “Ad accendere la miccia non deve essere stato soltanto il troppo alcol – aggiunge –, perché si è sentito chiaramente che un ragazzo urlava che voleva i suoi soldi, e un altro che gli rispondeva che non doveva chiederli a lui.
UN COLTELLO DI 25 CENTIMETRI – “A rendere la situazione ancora più pericolosa – prosegue il lettore – è stato il coltello che un ragazzo dei due gruppi ha estratto.
– “Un coltello con una lama di almeno 20/25cm – precisa –, visto che anche da lontano si vedeva benissimo.
LE CHIAMATE ALLE FORZE DELL’ORDINE: 10 MINUTI DI ATTESA – “Ma il reale motivo per cui vi scrivo – spiega il giovane cittadino – con preoccupazione, desolazione e senso di totale insicurezza e totale assenza di protezione da parte di chi dovrebbe proteggerci, è che dinanzi a tale scempio e violenza ho chiamato per ben due volte le forza dell’ordine, senza che nessuna mia chiamata abbia sortito effetti.
LA PRIMA AL 112… – “La prima volta ho chiamato il 112 – racconta il lettore. – Mi ha risposto il numero unico di emergenza, ho raccontato quanto stava accadendo con dovizia di particolari. Mi è stato detto di attendere che mi avrebbero passato la centrale operativa. Dopo SETTE minuti di attesa, stupito e deluso ho chiuso la chiamata.
… LA SECONDA AL 113 – “Ho quindi richiamato – prosegue – stavolta il 113. Mi ha nuovamente risposto il numero unico di emergenza, ho fatto presente che era la seconda chiamata, raccontato nuovamente i fatti e chiesto all’operatore di non farmi attendere troppo visto che la rissa andava ormai avanti da diversi minuti. Mi ha messo in attesa e…. Dopo tre minuti hanno chiuso la chiamata.
“SONO BASITO E DAVVERO PREOCCUPATO” – “Vi scrivo – specifica il giovane – perché l’esito delle due chiamate mi ha davvero lasciato basito e preoccupato.
“Se avessi chiamato per una situazione di grave e immediato pericolo per me o i miei cari – si chiede – cosa sarebbe successo?! Ok davanti a quel locale si stavano picchiando dei ragazzi che erano “predisposti” a tale situazione.. Ma se fosse stato qualcosa di grave per la mia famiglia..?
“Di certo in SETTE minuti di attesa – osserva ancora –, sarebbe potuto succedere il peggio… E chissà quanto ancora avrei dovuto attendere!
“POVERA MILANO” – “Povera Milano, povera Italia – conclude il nostro lettore. – Noi onesti cittadini ci proviamo a far andare meglio le cose ma è davvero dura.. Siamo in balia di delinquenti e incompetenti. E non so chi dei due sia peggio. Grazie e buon lavoro”.
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Di Redazione