Esercitazione incidete ferroviario linea Como – Chiasso, presentata “Operazione Odescalchi”
In vista dell’esercitazione transfrontaliera italo-elvetica denominata “ODESCALCHI 2016”, che si terrà dal 19 al 22 maggio del 2016, si è svolta a Mendrisio una riunione di coordinamento tra la delegazione italiana, guidata dal Prefetto di Como, Dott. Bruno Corda e dal Generale di Brigata Tommaso Vitale, del Comando Forze di Difesa Interregionale Nord di Padova, e svizzera, rappresentata dal Presidente del Consiglio Cantonale, Norman Gobbi e dal Gen. Marco Cantieni, Comandante della Regione Militare Territoriale 3, per definire alcune importanti tematiche in vista della citata esercitazione congiunta che interesserà le aree di Chiasso e Como.
L’Esercito Italiano e le autorità elvetiche, a seguito di accordi tra le due nazioni, stanno ormai da tempo pianificando lo svolgimento di un’ esercitazione di calamità naturale.
Tale evento esercitativo si prefigge lo scopo di implementare la cooperazione con la Confederazione Elvetica e la Repubblica Italiana, nel campo della prevenzione dei rischi in caso di evento calamitoso, mediante l’impiego sul territorio delle rispettive strutture civili e militari, in aderenza alle normative nazionali che ne disciplinano le procedure d’impiego.
Lo scenario prefigurato vedrà il verificarsi di un incidente ferroviario lungo la linea Como – Chiasso in prossimità del Monte Olimpino e il conseguente intervento delle strutture civili e militari deputate a tale tipo di catastrofe transfrontaliera.
In tale contesto, l’Esercito, in concorso al sistema di protezione Civile, fornirà lo schieramento di assetti specialistici tra i quali, per citarne alcuni, aliquote del Reggimento Genio Ferrovieri di Bologna, del 2° Reggimento Genio Pontieri di Piacenza, del 7° Reggimento Difesa NBC di Civitavecchia, di elicotteri dell’Aviazione dell’Esercito. Presente anche l’ospedale da campo del 1° Reggimento di Manovra di Rivoli (TO), che effettuerà le attività congiuntamente alla Protezione Civile e alle Forze Militari elvetiche, evidenziando, in tal modo, quella particolare connotazione “dual use” della Forza Armata, che le permette di operare “Fuori Area” quando impiegata in operazioni di stabilizzazione della pace nelle tante aree di crisi del pianeta e sul territorio nazionale a supporto della collettività.
Di Redazione