Una truffa vera e propria, scoperta per un semplicissimo motivo: troppo bello per essere vero. E difatti, non lo era.
La vittima è una giovane negoziante di Lodi, contattata da un sedicente giudice del Tribunale di Milano delegato all’esecuzione della vendita di una villa a Massalengo.
La proposta era decisamente allettante: una spesa complessiva di 50.000 euro, con il versamento immediato di un anticipo di soli 3.600 euro, di cui 3.000 a titolo di acconto e 600 per le spese amministrative.
Ma c’è di più. La restante cifra sarebbe stata coperta dall’acquirente dopo tre anni e, già da subito, la giovane avrebbe potuto abitare l’immobile.
L’affare imperdibile, tuttavia, in insospettito la ragazza che, per sicurezza, ha deciso di chiamare la Guardia di Finanza, spiegando l’accaduto.
Subito scattate le indagini, i militari si sono accordati con la giovane, che ha finto di accettare l’offerta del truffatore.
Quando, l’uomo, è tornato nel negozio della giovane per incassare l’acconto, ad accoglierlo ha però trovato i Finanzieri.
Bloccato dai militari, il truffatore è risultato in possesso di un falso cartellino di riconoscimento del Ministero della Giustizia, riportante la qualifica di giudice e, le Fiamme Gialle, hanno appurato che il malvivente si stava attrezzando per munirsi della carta intestata e di timbri del Tribunale di Milano, nonché di una carta vera e propria carta d’identità contraffatta, dove come professione aveva indicato quella di giudice.
Inoltre, è emerso anche che l’immobile che aveva fatto visionare alla giovane era, in realtà, un domicilio che occupava abusivamente.
Per l’uomo sono scattate le manette.