La questione dell’errore nella presentazione delle liste dei candidati di Fratelli d’Italia – AN al Consiglio comunale di Milano non si esaurisce. E dopo la Commissione elettorale circondariale del Comune, e il TAR Lombardia, ora il ricorso sbarcherà al Consiglio di Stato.
QUELL’ERRORE DELLA DISCORDIA – Tutto il problema è nato dalla mancanza nella accettazione di candidatura di tutti i 48 candidati al Consiglio comunale, per un puro errore materiale ascrivibile a un dato tecnico, della dichiarazione di non rientrare nei casi di incandidabilità previsti dalla Legge Severino.
IL RIGETTO, ANCHE DEL TAR – Dopo il rigetto dell’appello presentato alla Commissione elettorale circondariale del Comune di Milano, ora è arrivato anche quello del TAR Lombardia, che ha confermato il parere negativo.
NOI ANDIAMO AVANTI – “Noi andiamo avanti – ha dichiarato Carlo Fidanza, responsabile nazionale enti locali Fdl-AN – e domani (giovedì 12 maggio 2016, ndr) presenteremo il ricorso al Consiglio di Stato. Continuiamo a considerare inconcepibile che un errore materiale possa compromettere la partecipazione di una lista composta da 48 candidati perfettamente eleggibili e che si continui a far prevalere la burocrazia sulla democrazia. Se la nostra esclusione dovesse venire confermata anche in ultimo grado, saremmo di fonte a una grave ferita.
LE LISTE DEI CANDIDATI AL CONSIGLIO DI ZONA: TUTTO REGOLARE – Se il pasticcio riguarda le liste dei candidati al Consiglio comunale, però, tutto è invece regolare per i candidati al Consiglio di Zona, rispetto ai quali la dichiarazione della candidabilità è stata allegata secondo i termini di Legge: “Le 9 liste per i municipi – ha concluso Fidanza – sono state regolarmente ammesse.