L’indagine è stata svolta dal nucleo della Polizia Postale della Polizia di Stato, con il supporto di Europol: 12 le ordinanze di custodia cautelare e 14 le denunce che hanno sgominato un’organizzazione criminale transnazionale dedita alla clonazione delle carte di credito e operante tra Italia e Romania.
Le fitte investigazioni svolte hanno consentito di risalire al modus operandi della banda, che agiva tra Milano e Monza avvalendosi dell’appoggio di negozi “compiacenti”, attraverso i quali spedivano i proventi in Romania, destinandosi ad ulteriori complici.
L’organizzazione era strutturata secondo un chiaro ordine gerarchico e, il gruppo, era attivo anche nello sfruttamento della prostituzione di giovani donne rumene, che venivano obbligate a svolgere l’attività in Italia.
Per clonare le carte, il metodo utilizzato era quello dello skimming, seguito poi anche da una fase concretamente reale, e vedeva i malviventi operare con strumentazioni specifiche come computer, cellulari, microcamere, lettori di banda magnetica, tablet, e supporti magnetici.
Utilizzando tale strumentazione, la banda prendeva di mira le carte di credito emesse da banche delle Isole Cayman, Cina, Panama, Giappone, Svizzera, Olanda, Regno Unito, Francia, Perù, Usa.
Oltre agli arresti, gli agenti hanno sequestrato anche tutta la strumentazione.