Alle 14,20 circa di martedì 10 gennaio 2016 un uomo, le cui generalità sono ancora sconosciute, si è arrampicato su un’impalcatura all’esterno del Tribunale di Milano, lato via Freguglia, minacciando il suicidio.
Secondo quanto si può riscontrare finora, l’uomo ha bloccato i Vigili del Fuoco intervenuti sul posto con 5 mezzi, due dei quali autoscale, nonché diversi Carabinieri, minacciando di gettarsi se avessero tentato di avvicinarlo.
I negoziati durano da ore e, sul marciapiede, è stato gonfiato il grande materasso in dotazione ai Vigili del Fuoco: il giovane, che sembra senza guanti, è attaccato a un palo in ferro dell’impalcatura, anche se apparentemente la temperatura che sfiora lo zero non sembra farlo desistere (ha anche iniziato a nevicare).
So posto sono pronti a intervenire anche gli operatori del 118, che con un’ambulanza e un’auto medica hanno allestito una barella, pronta a ogni circostanza.
Seguiranno aggiornamenti.
AGGIORNAMENTO delle 16,50:Secondo le primissime informazioni, il suicida avrebbe detto di essere perseguitato dalla giustizia. Dalla finestra del Tribunale si è unito a Vigili del Fuoco e Carabinieri anche il magistrato Alberto Nobili, che ha preso parte agli interventi nel tentativo di capire che cosa volesse l’uomo.
– L’uomo, che risulterebbe comunque essere incensurato, avrebbe poi chiesto di poter parlare con l’ex magistrato Gherardo Colombo, chiamato telefonicamente dal procuratore Francesco Greco e poi sopraggiunto.
AGGIORNAMENTO delle 17,45:Dopo altre ore di negoziazione portato avanti dalle Forze dell’Ordine, dai Vigili del Fuoco e dai magistrati, finalmente l’uomo ha accettato di imbragarsi e farsi portare in salvo. Ancora da verificare le cause alla base del drammatico gesto, che potrebbero avere connotazioni psichiatriche.