Uccisa a coltellate una giovane di 25 anni, che lavorava come volontaria presso una struttura protetta vicino a Iseo (Brescia); la giovane è stata colpita con un coltello da un uomo di 53 anni di origine marocchina, con gravi problematiche psichiatriche.
Secondo quanto ricostruito, l’uomo era in Italia con un regolare permesso di soggiorno e, nonostante soffrisse di problemi psichiatrici, non sembrava avesse mai dimostrato particolari aggressività e violenza; presso il centro, infatti, stava proseguendo il proprio percorso di recupero.
Ancora da chiarire le motivazioni alla base del tragico omicidio; da quanto raccolto dagli investigatori finora, la 25enne si trovava all’interno dell’appartamento dove, nella struttura, l’uomo condivideva la “cosiddetta “residenzialità leggera” con un altro paziente.
I due vivevano insieme, nella vita comunitaria, da circa 5 anni, seguendo il percorso della cooperativa sociale ospitante: le cure (tutti i pazienti sono in carico al Dipartimento di salute mentale dell’Asst della Franciacorta), con l’obiettivo dell’inserimento lavorativo dove possibile, all’interno del settore dell’agricoltura biologica
Forse un diverbio, o forse un rimprovero, e qualcosa è scattato nel 53enne, che afferrato un coltello da cucina ha colpito almeno 10 volte la vittima, su braccia, gambe e corpo, alla cieca.
Gli altri pazienti e il personale hanno sentito le urla della ragazza, vedendo poi l’uomo uscire, in stato di trance, dalla struttura.
Solo in strada il 53enne, incrociata una Volante della Polizia di Stato, ha fermato i Vigili, e ha chiesto di essere portato dai Carabinieri.
Le indagini rimangono in corso.